IV Comm: illustrata pdln n. 9 su prevenzione danni fauna selvatica
(ACON) Trieste, 19 set - CMC - Intervenire sulla legge
nazionale 157/92 (Norme per la protezione della fauna selvatica
omeoterma e per il prelievo venatorio) in modo che le Regioni
possano gestire il controllo degli ungulati anche al di fuori dei
periodi e degli orari vigenti, affidando l'attuazione dei Piani
di abbattimento ai cacciatori soci delle riserve di caccia,
coordinati dalle guardie venatorie afferenti alle amministrazioni
pubbliche.
E' l'obiettivo della proposta di legge nazionale n.9, contenente
norme in materia di prevenzione dei danni causati dalla fauna
selvatica, illustrata dalla consigliera regionale Mara Piccin
(FI) ai componenti della IV Commissione, presieduta da Lorenzo
Tosolini (Lega).
Prima firmataria del provvedimento, insieme ai colleghi di gruppo
Giuseppe Nicoli e Franco Mattiussi, Mara Piccin ha spiegato come
la modifica della legge nazionale sia necessaria per poter
regolare in maniera uniforme situazioni inesistenti all'epoca in
cui entrò in vigore, ma che oggi sono all'ordine del giorno,
anche in considerazione del fatto che i tentativi di normare la
materia avviati in passato da altre amministrazioni regionali
siano stati interrotti dalla Corte costituzionale per il
conflitto con lo Stato sul piano del riparto di competenza.
La presenza incontrollata di animali selvatici - ha proseguito
Piccin - sta diventando un fenomeno preoccupante non solo a
livello locale, ma europeo: è causa di incidenti stradali (in
Europa gli oltre 500mila incidenti causano ogni anno 300 vittime,
30mila feriti e un miliardi di euro di danni) e di gravi danni
all'agricoltura. In un simile contesto un'importante funzione di
monitoraggio e di prevenzione è costituita dall'attività di
controllo della popolazione attraverso specifiche azioni di
intervento su alcune specie, come ad esempio i cinghiali.
Di qui la necessità di giungere a una nuova regolamentazione a
livello nazionale in materia di caccia.
(foto; immagini alle tv)