Pd: Da Giau, asili nido, da Fedriga solo retorica, soldi pure ad abbienti
(ACON) Trieste, 23 set - COM/MPB - "La propaganda strumentale
si nutre di notizie ripetute ed ecco che oggi il presidente
Fedriga e l'assessore Rosolen fanno una conferenza stampa per
proclamare ciò che era già stato detto e pubblicato il 30 agosto
e per annunciare per l'ennesima volta l'imminente legge sulla
famiglia che però non risulta nel cumulo di leggi che sono state
ipotizzate per il consiglio da qui a dicembre. Si colma il vuoto
di fatti con le parole, evidentemente".
A dirlo è la consigliera regionale del Pd, Chiara Da Giau
commentando le dichiarazioni del presidente della Regione FVG,
Massimiliano Fedriga e dell'assessore Alessia Rosolen, rilasciate
oggi in occasione di una conferenza stampa sui contributi per
l'abbattimento delle rette degli asili nido in Friuli Venezia
Giulia.
"I risultati della misura dell'abbattimento rette asilo nido (su
cui la Giunta precedente aveva introdotto l'importante
provvedimento dell'anticipo delle somme onde evitare
anticipazioni da parte delle famiglie) erano scritti
dall'origine: l'innalzamento della soglia Isee porta
automaticamente ad una platea maggiore di beneficiari. Fedriga
anticipa la critica dicendo che è misura per le famiglie e non
per abbattere la povertà, ma c'è da chiedersi se gli interventi
così indiscriminati rispetto al reddito, che mettono sullo stesso
piano le possibilità e necessità della famiglia di un consigliere
regionale o dirigente e quella di un operaio, siano eque oltre
che efficaci".
Inoltre, aggiunge Da Giau, "se poi le risorse ci sono, è
probabilmente il caso di non pensare solo a chi il posto in asilo
lo trova, ma anche ad azioni più strutturali che abbattano le
liste d'attesa aumentando l'offerta di servizi.
"È tuttavia evidente che la presunta notizia oggi non fosse
l'efficacia della misura in sé, ma il dato sulla percentuale di
famiglie italiane che ne hanno beneficiato. Anche questo un
risultato prevedibile vista la limitata percentuale di famiglie
straniere in cui le donne lavorano.
"Se si ha a cuore davvero la sicurezza sociale, non è il caso di
bearsi dell'esclusione degli stranieri, ma mettere risorse in
iniziative di mediazione e supporto in grado di favorire
l'emancipazione delle donne straniere e la loro entrata regolare
nel mondo del lavoro. Fedriga vanta infine il requisito di
residenza come una vittoria: non possiamo non farci sorgere un
dubbio, dopo ciò che si è appreso riguardo l'impugnazione della
legge omnibus, che il vaglio costituzionale passato da quel
requisito non sia stato il frutto di una manipolazione dell'ex
governo leghista".