Patto: Moretuzzo, con referendum la Lega ha umiliato il Consiglio
(ACON) Trieste, 25 set - COM/CMC - "Abbiamo assistito a uno
spettacolo sconcertante".
È il commento del capogruppo del Patto per l'Autonomia in
Consiglio Regionale, Massimo Moretuzzo, al termine della giornata
odierna di lavori centrata quasi esclusivamente sulla proposta di
referendum abrogativo di iniziativa del Gruppo della Lega,
finalizzata a modificare la legge elettorale italiana verso un
maggioritario puro.
"Inaccettabile" per Moretuzzo il passaggio con l'urgenza in V
Commissione consiliare, che continua denunciando "la forzatura
della maggioranza regionale dal punto di vista procedurale in
barba al lavoro e al confronto nelle Commissioni consiliari".
"La proposta di legge della Lega va a scapito della
rappresentatività territoriale - denuncia il capogruppo del Patto
per l'Autonomia -, i partiti territoriali spariranno dalla scena.
Non solo. Il quesito referendario non tiene in considerazione il
tema delle minoranze linguistiche, che, invece, dovrebbe essere
assolutamente presente in una proposta di riforma della legge
elettorale formulata da chi ha a cuore le esigenze delle realtà
minoritarie".
"Il quesito proposto - aggiunge Moretuzzo - non risponde
assolutamente alle caratteristiche previste dalle sentenze della
Corte Costituzionale che chiedono quesiti omogenei, chiari,
correnti e intellegibili. Invece oggi è stato approvato un testo
che modifica 41 articoli di legge di 4 norme diverse, con una
lunghezza improponibile".
A dimostrazione di ciò il Gruppo del Patto per l'Autonomia ha
mostrato in Aula un facsimile di scheda "gigante", necessario per
contenere tutto il testo del quesito referendario.
"Oggi si è verificato un fatto inedito per la nostra Regione -
conclude Moretuzzo -: non solo chi dovrebbe rappresentare gli
interessi del Friuli-Venezia Giulia ha eseguito supinamente gli
ordini che arrivano dai capi romani o milanesi, ma si tratta di
ordini assurdi, che impongono un quesito referendario
evidentemente incostituzionale. Salvini è il novello Cadorna, che
manda ordini insulsi al fronte pretendendo obbedienza. E dalle
nostre parti ha trovato evidentemente ufficiali compiacenti".