Lega: Moras, pdl istituzione fondo per lotta gioco azzardo patologico
(ACON) Trieste, 26 set - COM/CMC - "La piaga del gioco
d'azzardo patologico non può essere sottaciuta e dev'essere
affrontata con responsabilità, utilizzando tutti gli strumenti
utili a risolvere tale problematicità. La proposta di legge che
ho depositato procede proprio in questa direzione, prevedendo la
possibilità per i Comuni che non dispongono delle risorse
adeguate di poter attingere a un fondo regionale per
l'abbattimento delle spese sostenute in seguito alla citazione in
giudizio dinnanzi all'Autorità giudiziaria, per aver emanato
provvedimenti atti a contrastare la dipendenza da gioco
d'azzardo".
Queste le parole del consigliere regionale, Ivo Moras (Lega),
primo firmatario della pdl "Fondo regionale per la lotta al gioco
d'azzardo patologico".
In particolare, Moras aggiunge: "Con questa legge la Regione
vuole affiancare tutti quei Comuni che coscientemente si pongono
l'obiettivo di combattere una piaga non facilmente arginabile
come quella della ludopatia; malattia subdola, anche perché chi
ne viene colpito, il più delle volte prova vergogna nell'aver
dilapidato un intero patrimonio e non si rivolge agli enti
preposti a fornire aiuto, sviluppando un sommerso difficilmente
calcolabile e stimabile".
"Lo scopo principale - continua Moras - è quello di sostenere le
amministrazioni locali che non riescono a fronteggiare i costi
per un ricorso al Tar, avverso le impugnative delle ordinanze da
parte delle grandi sale da gioco, optando, per un tacito consenso
al non rispetto della legge n.1 del 2014 e delle successive
modifiche. In particolare, i Comuni, dovrebbero vagliare
attentamente sul rispetto delle distanze minime dai luoghi
sensibili; far rispettare gli orari di apertura e chiusura;
vietare la pubblicità, in qualsiasi forma essa avvenga, delle
stesse sale giochi; impedire un oscuramento totale delle vetrine
in modo che le sale non risultino ovattate e non consentano di
rilevare lo scorrere del tempo".
"Questa non è una lotta ideologica agli imprenditori - conclude
Moras - bensì un primo passo verso la promozione di un gioco
sano, che avvenga nel rispetto della legge regionale e che tuteli
in primis la salute dei cittadini e dei nostri territori".