FI: Piccin, contro ingressi irregolari accordi e pattuglie miste
(ACON) Trieste, 26 set - COM/RCM - "La Regione solleciti lo
Stato a impegnarsi su due fronti nella lotta contro gli ingressi
irregolari di migranti in Friuli Venezia Giulia: un'intesa
diplomatica tra Italia e Slovenia, e la garanzia di ottenere più
Forze dell'ordine per intensificare le pattuglie miste al confine
e i controlli tesi ad arrestare i passeur".
Lo afferma la consigliera regionale Mara Piccin (Forza Italia),
presente all'audizione dei quattro prefetti del Friuli Venezia
Giulia in VI Commissione consiliare.
"Dall'illustrazione dei dati dei prefetti - continua la Piccin -
emerge come la situazione in regione su numero e gestione dei
richiedenti protezione internazionale sia tornata sotto
controllo, rispetto al caos degli scorsi anni. Una situazione
tranquilla e tranquillizzante per la sicurezza dei cittadini.
"Evidentemente al centrosinistra ciò non va bene: nel corso
dell'audizione ha cavalcato argomentazioni prive di fondamento,
dai presunti maltrattamenti d'oltreconfine rispetto ai quali il
nostro Paese non ha responsabilità, al fatto che siano coinvolte
famiglie migranti, che tra l'altro, di fatto, sono quasi
inesistenti (solo 11 nuclei familiari su 409 persone richiedenti
protezione in accoglienza nella provincia di Pordenone, 21 su 873
in quella di Udine).
"Se, come è emerso, la situazione è migliorata rispetto al
passato - aggiunge ancora la consigliera di maggioranza - va sì
dato atto a quanto fatto negli anni, ma serve un ulteriore
sforzo. Questa Regione è in controtendenza rispetto alle altre:
l'immigrazione è proseguita lungo la rotta balcanica mentre gli
sbarchi al sud sono diminuiti. Per questo serve un ulteriore
sforzo contro gli ingressi irregolari attraverso il nostro
confine: siamo favorevoli a un potenziamento delle pattuglie
miste (secondo i prefetti servirebbero almeno 100 agenti
dedicati) e a un'azione diplomatica tra ministeri di Italia e
Slovenia.
"Che sia la strada giusta - chiosa la Piccin - lo dimostra il
fatto che i controlli delle Forze dell'ordine hanno consentito un
aumento di arresti dei passeur: dai 22 del 2018 ai 33 dei primi
nove mesi del 2019 (più 35%)".