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Lega: Bordin/Bernardis, depositato quesito referendum in Cassazione

30.09.2019
16:34
(ACON) Trieste, 30 set - COM/RCM - "Quella odierna è una giornata molto importante per la democrazia in Italia: grazie alla Lega, sono stati creati i presupposti affinché si possa far tornare la parola al popolo italiano. Dopo i giochi di palazzo del Pd e del M5S che hanno impedito agli elettori di poter esprimere la propria posizione, costringendoli ad accettare un Governo lontano dalle persone e dal cuore degli italiani, siamo intenzionati a porre fine a questa politica dell'inciucio e utile solo al mantenimento delle poltrone".

Lo dichiara il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Mauro Bordin, che assieme al collega Diego Bernardis ha depositato presso la Corte di cassazione il quesito referendario che chiede l'abolizione della parte di proporzionale contenuta nella legge elettorale nota come Rosatellum.

A tal proposito, Bordin aggiunge: "Riteniamo che i cittadini abbiano il diritto di potersi esprimere attraverso il voto per decidere chi deve governare il Paese. Il deposito del quesito referendario è stato un'iniziativa molto importante e testimonia la forte determinazione a rialzare la testa dopo il recente ribaltone politico. Gli italiani chiedono di poter scegliere chi deve governare, sulla base di un programma chiaro e di una distinzione univoca dei contenuti proposti, senza che delle forze politiche che hanno passato gli ultimi anni a insultarsi pesantemente possano poi decidere di allearsi per mere logiche di mantenimento del potere e di rendita politica".

Il consigliere Bernardis, che è anche presidente della V Commissione consiliare dove il quesito referendario è stato esaminato inizialmente, prosegue: "Il deposito della richiesta referendaria è un chiaro segnale politico, sia dal punto di vista legislativo sia rappresentativo. Il fatto che otto Regioni abbiano depositato il quesito referendario dimostra che una buona fetta dell'elettorato italiano chiede a gran voce di poter scegliere i propri rappresentanti.

"La politica - conclude Bernardis - deve tornare ad essere espressione della volontà popolare e non il frutto di giochetti di palazzo e di accordicchi utili solo al mantenimento della poltrona".



I consiglieri regionali della Lega Bordin e Bernardis in Corte di cassazione