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Cr: 2°Giornata, intervento su nuova migrazione e premiazioni (4)

01.10.2019
15:14
(ACON) Trieste, 1 ott - CMC - Della nuova immigrazione, quella che caratterizza oggi il nostro Paese e il Friuli Venezia Giulia e che coinvolge ricercatori, manager, professionisti e lavoratori qualificati, ha parlato nel suo intervento in Aula, Tommaso Piffer, ricercatore di storia contemporanea all'Università di Udine.

Negli ultimi decenni - ha detto Piffer nella relazione dedicata al tema "La mobilità del capitale umano: rischi ed opportunità di un fenomeno globale" - hanno lasciato l'Italia per andare a lavorare all'estero 156mila tra laureati e diplomati e l'8% di chi ha conseguito un dottorato di ricerca è andato all'estero.

La mobilità internazionale del capitale umano - ha proseguito Piffer - non deve essere necessariamente letto come fenomeno negativo, ma piuttosto come il risultato di un'internazionalizzazione della ricerca che ha aspetti e ricadute positive: il fatto che la ricerca si muova su un orizzonte globale è segno e sintomo di un mercato dinamico.

Ciò che è profondamente negativo, quando si analizza il fenomeno della migrazione qualificata in Italia, è il saldo tra chi parte e chi arriva: il nostro Paese non attrae ricercatori dall'estero e solo il 3% dei docenti che lavorano nelle nostre istituzioni accademiche è straniero. Ciò accade per una serie di ragioni, tra le quali l'assenza di investimenti attrattivi nella ricerca e un contesto universitario spesso percepito come ostile al merito.

L'auspicio è quello di invertire questa tendenza con investimenti, riforme strutturali e interventi attuabili anche a livello regionale, come ad esempio la semplificazione delle procedure di migrazione per i ricercatori in arrivo. Contestualmente sarebbe opportuno lavorare alla creazione di una rete di relazioni stabili tra ricercatori all'estero e istituzioni italiane, poiché i laureati e i diplomati costituiscono un vero e proprio capitale di conoscenza e competenze a servizio del Paese.

Alla relazione di Tommaso Piffer è seguita la cerimonia di consegna dei riconoscimenti a dodici corregionali che risiedono all'estero e che si sono distinti per le loro attività, per l'impegno nel campo del sociale e dell'associazionismo e anche per i successi imprenditoriali, che hanno tenuto alto il nome del Friuli Venezia Giulia nel mondo.

I premiati sono: Gilson Puntel (Brasile), Maria Salvador Ava (Venezuela) e mons. Claudio Snidero (Argentina), per l'Ente Friuli nel Mondo; Gianfranco Tuzzi (Argentina), Romeo Veragnolo (Australia) ed Eligio Clapcich (USA), dell'Associazione Giuliani nel Mondo; per l'Efasce, Giulio Armanaschi (Romania) e Davide Anzolin (Regno Unito); per l'Eraple, Lucio Masutti dalla Slovacchia; per l'Alef, Marcos Federico di Salvo dall'Argentina; per la Clape Furlane, Luisa Neri dalla Svizzera; per l'Unione emigranti sloveni, Gabriele Coren dagli Stati Uniti.

(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)

(segue)



L'intervento del ricercatore di storia contemporanea Tommaso Piffer alla seconda Giornata dei corregionali all'estero