Cr: 2°Giornata, intervento su nuova migrazione e premiazioni (4)
(ACON) Trieste, 1 ott - CMC - Della nuova immigrazione, quella
che caratterizza oggi il nostro Paese e il Friuli Venezia Giulia
e che coinvolge ricercatori, manager, professionisti e lavoratori
qualificati, ha parlato nel suo intervento in Aula, Tommaso
Piffer, ricercatore di storia contemporanea all'Università di
Udine.
Negli ultimi decenni - ha detto Piffer nella relazione dedicata
al tema "La mobilità del capitale umano: rischi ed opportunità di
un fenomeno globale" - hanno lasciato l'Italia per andare a
lavorare all'estero 156mila tra laureati e diplomati e l'8% di
chi ha conseguito un dottorato di ricerca è andato all'estero.
La mobilità internazionale del capitale umano - ha proseguito
Piffer - non deve essere necessariamente letto come fenomeno
negativo, ma piuttosto come il risultato di
un'internazionalizzazione della ricerca che ha aspetti e ricadute
positive: il fatto che la ricerca si muova su un orizzonte
globale è segno e sintomo di un mercato dinamico.
Ciò che è profondamente negativo, quando si analizza il fenomeno
della migrazione qualificata in Italia, è il saldo tra chi parte
e chi arriva: il nostro Paese non attrae ricercatori dall'estero
e solo il 3% dei docenti che lavorano nelle nostre istituzioni
accademiche è straniero. Ciò accade per una serie di ragioni, tra
le quali l'assenza di investimenti attrattivi nella ricerca e un
contesto universitario spesso percepito come ostile al merito.
L'auspicio è quello di invertire questa tendenza con
investimenti, riforme strutturali e interventi attuabili anche a
livello regionale, come ad esempio la semplificazione delle
procedure di migrazione per i ricercatori in arrivo.
Contestualmente sarebbe opportuno lavorare alla creazione di una
rete di relazioni stabili tra ricercatori all'estero e
istituzioni italiane, poiché i laureati e i diplomati
costituiscono un vero e proprio capitale di conoscenza e
competenze a servizio del Paese.
Alla relazione di Tommaso Piffer è seguita la cerimonia di
consegna dei riconoscimenti a dodici corregionali che risiedono
all'estero e che si sono distinti per le loro attività, per
l'impegno nel campo del sociale e dell'associazionismo e anche
per i successi imprenditoriali, che hanno tenuto alto il nome del
Friuli Venezia Giulia nel mondo.
I premiati sono: Gilson Puntel (Brasile), Maria Salvador Ava
(Venezuela) e mons. Claudio Snidero (Argentina), per l'Ente
Friuli nel Mondo; Gianfranco Tuzzi (Argentina), Romeo Veragnolo
(Australia) ed Eligio Clapcich (USA), dell'Associazione Giuliani
nel Mondo; per l'Efasce, Giulio Armanaschi (Romania) e Davide
Anzolin (Regno Unito); per l'Eraple, Lucio Masutti dalla
Slovacchia; per l'Alef, Marcos Federico di Salvo dall'Argentina;
per la Clape Furlane, Luisa Neri dalla Svizzera; per l'Unione
emigranti sloveni, Gabriele Coren dagli Stati Uniti.
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)
(segue)