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Cr: 2°Giornata, parlano le associazioni dei corregionali all'estero(3)

01.10.2019
15:12
(ACON) Trieste, 1 ott - RCM - A nome dell'Associazione Giuliani nel mondo, il presidente Dario Locchi ha ricordato la seduta straordinaria del Consiglio regionale voluta dall'allora presidente Franco Iacop in cui si celebrarono per la prima volta i nostri migranti. Poi ci furono gli "Stati generali dei corregionali all'estero" nel 2015, con l'istituzione della "Giornata dei corregionali all'estero", che in seguito è stata inserita in una norma ad hoc e nel 2017 si è svolta la prima "Giornata" in una affollatissima Villa Manin di Passariano. Infine Locchi ha detto grazie all'amministrazione regionale per il sostegno alle associazioni dei corregionali e aver rimpinguato il Fondo ad esse destinato. "Ricordiamoci che c'è sempre una regione fuori regione", ha chiosato.

Per l'Ente Friuli nel mondo, il presidente Adriano Luci ha evidenziato come oggi si mettano sul piedistallo persone eccezionali, che hanno sofferto e lavorato lontano dal Friuli Venezia Giulia, anche in situazioni di grande disagio ma sempre con umiltà. Il suo grazie è andato allora a chi ha voluto tener duro mantenendo alta la bandiera della Regione. Una particolare missione dell'associazione è aiutare i corregionali che vivono in Venezuela, un aiuto che non arriva sempre totalmente a causa delle enormi difficoltà che si incontrano nel Pese. Inoltre, altro obiettivo è cercare di capire la nuova migrazione attraverso progetti che abbiano un senso, che ricordino ciò che è stato ma che puntino alle future generazioni.

Per l'Ente friulano assistenza sociale culturale emigranti (Efasce), il presidente don Aniceto Cesarin ha detto dell'entusiasmo dei giovani di oggi, di cui c'è molto bisogno. E del fatto che i nostri migranti sono persone che a un certo punto hanno dato, e con sacrificio. Inoltre sono persone impegnate molto anche con il volontariato, nelle parrocchie e nelle comunità. "E questo - ha evidenziato don Cesarin - significa voler bene. Oggi facciamo tanta fatica a incontrarci, parlarci, aiutarci e a volte perdonarci, e essere vicini a quelle persone che hanno bisogno di noi. La testimonianza che ci danno i nostri corregionali ci deve essere di aiuto per fare altrettanto".

Parlando per l'Ente regionale Acli per i problemi dei lavoratori emigrati (Eraple), una emozionatissima Bruna Zuccolin ha ringraziato la Regione perché se esiste questa giornata vuol dire che ciò che le associazioni fanno è un operato importante. Sono persone che portano avanti il sentimento di italianità in modo molto forte, e così le doti che distinguono gli italiani e in particolare la terra di origine, "e lo fanno spesso in modo più forte di noi che siamo rimasti qui", ha detto la Zuccolin. Oggi si premiano alcuni di questi corregionali, ma il premio in realtà va a tutti, anche agli assenti. E molto importante è il passaggio generazionale, per una continuità che non è facile da mantenere ma va perseguita.

Il presidente dell'Associazione lavoratori emigrati del Friuli Venezia Giulia, Giuseppe Petrei, ha ricordato che l'Alef vanta 50 anni di attività, anni durante i quali il mondo è cambiato molto e le associazioni devono capire quali sono le nuove esigenze di chi emigra all'estero. Il suo grazie personale, ma anche di tutti gli associati nel mondo, è poi andato alla Regione per l'aiuto che ricevono.

Per Clape Friûl dal Mont-Clape Friuli dal mondo ha parlato il vicepresidente Paolo Paulin, da cui si è appreso come l'associazione sia nata da poco, ma sia molto attiva per sviluppare e mantenere vivo un rapporto di promozione sociale ed economica e di amicizia con gli emigranti, non da ultimo sostenendo il loro rimpatrio e reinserimento, anche lavorativo.

Un plauso alla Regione e a tutti coloro che sostengono gli immigrati all'estero è infine stato espresso anche da Fabio Ferroli per l'Unione emigranti sloveni, che è arrivata a 51 anni di attività a testimonianza della validità del suo operato. Dunque, da parte di Ferroli un grazie per l'interesse e l'operato dimostrato per mantenere "questo cordone ombelicale con tutti i corregionali sparsi nel mondo", ha detto. Sono uomini e donne che hanno dovuto lasciare con sacrificio la terra natia. Un tempo partivano con la valigia di cartone, oggi è un trolley, ma resta vivo il desiderio di restare in contatto con la regione, un sentimento da trasmettere alle generazioni fatto di folclore, cultura e lingua.

(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)

(segue)



I presidenti delle associazioni dei corregionali all'estero (foto Acon)
I presidenti delle associazioni dei corregionali all'estero (foto Acon)
I presidenti delle associazioni dei corregionali all'estero (foto Acon)