Pd: Iacop, nuovi bandi su Patriarcato ripetono errori su Leonardo
(ACON) Trieste, 2 ott - COM/RCM - "Invece di dare titoli alla
cultura cercando di imbrigliarla in argomenti troppo specifici,
sarebbe meglio garantire lo sviluppo dell'ampia ed eterogenea
offerta esistente. Vista l'esperienza dei bandi Leonardo che
hanno dimostrato una serie di limiti e difficoltà per gli
operatori, insistere su tematiche molto specifiche, come quella
di ricordare i 600 anni dalla caduta dello Stato patriarcale di
Aquileia, significa ricadere sugli stessi errori".
A dirlo è il consigliere regionale del Pd Franco Iacop,
commentando il focus tematico dei prossimi bandi regionali per la
cultura che riguarderanno il 600esimo anniversario della caduta,
per mano della Repubblica di Venezia, dello Stato patriarcale di
Aquileia.
"La ricorrenza è certamente importante, ma concentrare tutto su
un episodio rischia di comprimere l'offerta culturale ampia e
diversificata, riportando alla ricerca di espedienti per
collegarsi al bando. Bene qualche indicazione, ma non siano
preclusive e prevalenti. Piuttosto - suggerisce Iacop -
immaginiamo un bando che, ricordando la fine del Patriarcato di
Aquileia, affermi il valore del Patriarcato stesso, delle
prospettive più ampie in termini di condivisione di cultura tra
popoli, Paesi ed etnie differenti.
"Aquileia - ricorda il consigliere dem - fu un'entità
politico-religiosa capace di amministrare un territorio
vastissimo con al centro l'odierno Friuli, ma che si estese sino
a ben oltre i confini regionali (Istria, Cadore, Carinzia, Stiria
e buona parte dell'attuale Slovenia) e che ha permesso una
coesione di popoli e di etnie diverse, sviluppato e mescolato le
tre maggiori culture presenti nel suo territorio, quella tedesca,
slovena e ladina, incentivando al contempo i commerci, la
bonifica dei territori e il benessere della popolazione.
"L'augurio - chiosa Icaop - è che l'input possa servire anche al
presidente Fedriga, affinché colga la lezione di questa
esperienza multiculturale e smetterla con le sue speculazioni sui
confini".