M5S: Sergo/Capozzella, perplessità su recupero vetro a S. Vito
(ACON) Trieste, 7 ott - COM/RCM - "Numerose sono le
perplessità, e non solo nostre, che riguardano il nuovo impianto
di trattamento e recupero del vetro che si vorrebbe realizzare in
Comune di San Vito al Tagliamento".
Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle
Cristian Sergo, che sull'argomento ha preparato un'interrogazione
per conoscere l'orientamento della Giunta Fedriga.
"A sollevare dubbi è in primis il Servizio disciplina gestione
rifiuti della Regione - puntualizza Sergo -, che in una nota del
primo ottobre scorso sottolinea come 'l'impianto in oggetto a
regime avrà una potenzialità 5 volte superiore a quella
necessaria a garantire l'autosufficienza del nostro territorio,
si manifestano alcune perplessità, a livello pianificatorio, in
merito alla realizzazione di un impianto il cui funzionamento non
può prescindere dal conferimento di consistenti quantitativi di
rifiuti provenienti da altre regioni'. Si parla, infatti, di una
potenzialità annua di 300mila tonnellate rispetto a una
produzione regionale che nel 2017 è stata di 60mila.
"Sembra paradossale che per evitare l'esportazione di 60mila
tonnellate, con tutti i disagi ambientali che ciò comporta, si
debba realizzare un impianto che ne importerà 240mila da tutta
Italia - continua il pentastellato -. Ricordiamo che l'impianto
disterà poche centinaia di metri dalle prime abitazioni, meno di
un paio di chilometri dal centro abitato di Casarsa della Delizia
e a poca distanza dai vigneti pregiati della zona. Ma soprattutto
a pochi metri dalla già congestionata strada statale 13, perché
il vetro una volta recuperato va anche spedito agli impianti
industriali per il suo riutilizzo. Positivo che si pensi alla
ferrovia per il trasporto, ma nel frattempo il 40% dei 35mila
camion che entreranno e usciranno dall'impianto attraverserà la
già critica Pontebbana.
"Per valutare la ricaduta delle emissioni inquinanti, si è presa
a riferimento la situazione dell'aria di Morsano al Tagliamento
in quanto stazione Arpa più vicina per calcolare la presenza di
PM10, il solo inquinante preso in considerazione dallo studio di
impatto ambientale e non si fa menzione delle altre sostanze che
un impianto di questo tipo andrebbe a rilasciare nell'aria -
spiega il consigliere del M5S -. Lo studio comunque assicura che
gli impatti per la qualità dell'aria saranno poco significativi.
Con buona pace delle politiche volte ad abbattere le emissioni da
qui a pochi decenni".
"Va ricordato che nella ex provincia di Pordenone, a Nord di
Morsano, non esiste una sola centralina di Arpa FVG che analizzi
la qualità dell'aria di San Vito al Tagliamento - aggiunge il
collega Mauro Capozzella -, come non ce ne sono per Spilimbergo,
Maniago, Fanna, tanto per citare alcuni dei punti più critici e
che ciclicamente sollevano le preoccupazioni dei nostri
cittadini".
"Il Piano regionale di miglioramento della qualità dell'aria -
concludono i due consiglieri regionali del M5S - inserisce San
Vito al Tagliamento in zona di risanamento per l'inquinamento da
polveri sottili e desta, quindi, perplessità l'eventuale
autorizzazione a un impianto che andrebbe a generare ulteriori
emissioni, seppure entro i limiti di legge".