Pd: Santoro, riforma carente su medicina d'iniziativa e rete di cure
(ACON) Trieste, 8 ott - COM/CMC - "La riforma sanitaria è una
dichiarazione di intenti dove, a partire dalla carenza di medici
di medicina generale (mmg), i concetti sembrano rimanere tali,
senza concrete previsioni per risolvere molte criticità che si
riflettono in primis sui cittadini".
A dirlo è la consigliera regionale del Pd Mariagrazia Santoro,
commentando l'annunciata riforma della sanità del centrodestra.
"L'assessore regionale alla Salute, Riccardi - prosegue -,
conferma la retromarcia sulla sanità fatta già un anno fa con la
commissione dei saggi, mette insieme l'agenda della badante con
quella del cardiochirurgo che fino a un paio di anni fa da allora
capogruppo di FI attaccava con estrema convinzione".
Secondo Santoro, "per quanto riguarda i medici di medicina
generale, se può essere condivisibile la riduzione del tetto
massimo di pazienti, non sembra sia affrontata l'esigenza
stringente della mancanza di medici e della difficoltà di
reclutamento segnalata dal sindacato medico Anaao Assomed e da
alcuni sindaci.
"Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità e il Piano
nazionale della cronicità (non ancora fatto proprio da questa
Regione) - ricorda Santoro -, i problemi dei malati cronici si
affrontano con cure primarie e medicina di iniziativa attraverso
un programma di forte collaborazione fra i mmg, la regia del
distretto e del territorio e l'integrazione con i servizi
specialistici. In una parola, una rete virtuosa a servizio del
cittadino".
Infine, sottolinea Santoro, "la medicina di gruppo integrata non
è alternativa ai centri di assistenza Cap. È necessaria una sede
che aggreghi le competenze specializzate nelle cure a lungo
termine, nei servizi di prossimità, nella medicina e assistenza
di iniziativa".