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Pd: Santoro, riforma carente su medicina d'iniziativa e rete di cure

08.10.2019
17:21
(ACON) Trieste, 8 ott - COM/CMC - "La riforma sanitaria è una dichiarazione di intenti dove, a partire dalla carenza di medici di medicina generale (mmg), i concetti sembrano rimanere tali, senza concrete previsioni per risolvere molte criticità che si riflettono in primis sui cittadini".

A dirlo è la consigliera regionale del Pd Mariagrazia Santoro, commentando l'annunciata riforma della sanità del centrodestra.

"L'assessore regionale alla Salute, Riccardi - prosegue -, conferma la retromarcia sulla sanità fatta già un anno fa con la commissione dei saggi, mette insieme l'agenda della badante con quella del cardiochirurgo che fino a un paio di anni fa da allora capogruppo di FI attaccava con estrema convinzione".

Secondo Santoro, "per quanto riguarda i medici di medicina generale, se può essere condivisibile la riduzione del tetto massimo di pazienti, non sembra sia affrontata l'esigenza stringente della mancanza di medici e della difficoltà di reclutamento segnalata dal sindacato medico Anaao Assomed e da alcuni sindaci.

"Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità e il Piano nazionale della cronicità (non ancora fatto proprio da questa Regione) - ricorda Santoro -, i problemi dei malati cronici si affrontano con cure primarie e medicina di iniziativa attraverso un programma di forte collaborazione fra i mmg, la regia del distretto e del territorio e l'integrazione con i servizi specialistici. In una parola, una rete virtuosa a servizio del cittadino".

Infine, sottolinea Santoro, "la medicina di gruppo integrata non è alternativa ai centri di assistenza Cap. È necessaria una sede che aggreghi le competenze specializzate nelle cure a lungo termine, nei servizi di prossimità, nella medicina e assistenza di iniziativa".



La consigliera regionale Mariagrazia Santoro (Pd)