Lega: Bordin, riforma enti locali rimette al centro i Comuni
(ACON) Trieste, 11 ott - COM/RCM - "La riforma rimette al
centro del sistema Regione-Autonomie locali i Comuni che erano
stati messi in ginocchio, spogliati di personale e risorse e
privati del riferimento degli enti intermedi. Lo facciamo
attraverso modelli condivisi, che rendono più efficienti i
servizi e tutelano la specificità".
A dirlo è il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Mauro
Bordin, che risponde così alle critiche avanzate dal Partito
democratico sulla riforma presentata dall'assessore regionale
Pierpaolo Roberti.
"L'opposizione strumentalizza un tema su cui farebbe bene a
tacere. La riforma Serracchiani ha messo in ginocchio l'intero
sistema regionale ed è stata fin da subito contrastata dagli
amministratori, dimostrando in questi anni la sua inefficienza e
inattuabilità. Non ci sorprendono in questo contesto nemmeno le
critiche della Cgil.
"Le Unioni territoriali intercomunali (Uti) - spiega l'esponente
della Lega - sono state un fallimento totale e l'abolizione delle
Province ha creato un peggioramento dei servizi sotto gli occhi
di tutti, in particolar modo nei settori dell'edilizia
scolastica, della viabilità e delle manutenzioni stradali.
"L'assessore regionale Roberti, attraverso un processo di
condivisione e confronto con i territori, gli amministratori e
tutte le realtà interessate, ha elaborato insieme alla
maggioranza una riforma che mira a risolvere le diverse criticità
derivanti dall'inadeguatezza delle Uti, che hanno colpito in
questi anni il sistema della Autonomie della nostra Regione. I
Comuni non dovranno subire obbligatoriamente le scelte regionali
- precisa il capogruppo della Lega -, ma potranno decidere quali
forme aggregative attivare alla luce degli interessi delle
proprie comunità e dei propri territori.
"I tempi di attuazione della riforma saranno proporzionali al
cumulo di macerie ereditate da chi amministrava prima di noi e
oggi si permette anche di darci lezioni. Abbiamo la convinzione,
con questa riforma, di poter dare risposte concrete ai cittadini
e agli amministratori del Friuli Venezia Giulia pur nella
consapevolezza - conclude Bordin - che il percorso di
ricostruzione si completerà in alcuni anni".