Pd: Iacop, riforma enti locali senza certezze per i cittadini
(ACON) Trieste, 11 ott - COM/RCM - "Nessun esercizio
innovativo dell'autonomia-specialità del Friuli Venezia Giulia,
nessuna risposta vera all'urgenza dei Comuni in materia di
personale e segretari, nessuna certezza che si creino
collaborazioni intercomunali volte alla soluzione di problemi
comuni attraverso la messa insieme delle proprie risorse. Anzi, i
Comuni che possono ritenersi autosufficienti e dotati in maniera
adeguata di strutture, risorse e servizi probabilmente rimarranno
nella loro dorata solitudine. Ciliegina sulla torta, una confusa
riedizione degli ambiti provinciali: dell'annunciato ritorno
delle Provincie resta solo l'edilizia scolastica".
A dirlo è il consigliere regionale del Pd Franco Iacop,
commentando il disegno di legge sull'Esercizio coordinato di
funzioni e servizi tra gli enti locali del FVG e istituzione
degli enti regionali di decentramento amministrativo, presentato
oggi dall'assessore Pierpaolo Roberti.
Secondo Iacop, "non si comprende, al di là della tanto annunciata
chiusura delle Unioni territoriali intercomunali (Uti), quale sia
l'idea programmatrice del centrodestra rispetto all'assetto del
sistema degli enti locali. Dietro alle parole 'dignità ai
sindaci' e 'libertà ai territori' si cela una confusa idea
riassumibile nel concetto 'di tutto un po'', quindi fare una
convenzione con un altro Comune qualsiasi, che potrebbe per
assurdo essere agli antipodi della regione, non si capisce bene
per quale finalità.
"Forse, a leggere un'intervista recente di Roberti, l'elemento di
coesione potrebbe essere ricercato nella comunanza partitica dei
sindaci. Creiamo una sorta di feudi Guelfi e Ghibellini nel
territorio regionale?".