M5S: Dal Zovo, proposta modifica legge caccia assurda e pericolosa
(ACON) Trieste, 15 ott - COM/CMC - "Una proposta di modifica
nazionale assurda, che consente ai cacciatori di sparare anche al
di fuori dei periodi e degli orari previsti dalla stessa norma,
anche in zone vietate alla caccia".
È il commento della capogruppo del MoVimento 5 Stelle in
Consiglio regionale, Ilaria Dal Zovo, dopo il voto in Commissione
sul pdln di Forza Italia in tema di fauna selvatica, su cui il
M5S ha espresso contrarietà.
"La norma - spiega la consigliera - prevede che siano in via
prioritaria i cacciatori ad effettuare questi prelievi, cosa che
la norma attuale attribuisce alle guardie venatorie pubbliche".
"A nulla sono valse le nostre sollecitazioni - prosegue Dal Zovo
-. Se il problema c'è, bisogna agire in quei luoghi attuando
metodi ecologici: dissuasori acustici, sensori luminosi,
sottopassi o sovrapassi per la fauna, recinti elettrificati
installati in maniera seria e funzionale; questi sono i metodi
che devono essere attuati nelle zone, dove il problema sussiste.
Non è certo sparando e aumentando il potere che già hanno i
cacciatori, che risolveranno il problema".
"È dimostrato che le specie, se la pressione venatoria viene
aumentata, non fanno altro che aumentare la propria
proliferazione - prosegue la capogruppo -. E non lo diciamo noi,
ma lo dicono studi effettuati a livello nazionale o europei.
Questa modifica, votata dalla maggioranza e da alcuni esponenti
del Pd, e sulla quale solo noi e il consigliere Honsell abbiamo
votato a sfavore, non farà altro che aumentare il problema. Non
si vuole proprio capire che non è così che va affrontato il tema:
deve essere fatto un serio censimento e mappare le zone dove il
problema esiste e concentrarsi su quei luoghi. Aprire tale forma
di controllo, su tutto il territorio nazionale, con deroghe su
orari, luoghi e periodi, creerà il far west".
"Ci auguriamo che questa proposta di modifica non trovi la
maggioranza in Parlamento e rimanga solo l'ennesima brutta norma
votata dal Consiglio regionale - conclude Dal Zovo -. Ma non in
nome nostro: e non è questione di essere contrari o favorevoli
alla caccia, qui si tratta di favorire una lobby a discapito
della tranquillità degli animali e della popolazione. Inviterei i
componenti del Consiglio a chiedere al popolo (visto che si
sentono i loro unici rappresentanti) se sono d'accordo con questa
modifica normativa, assurda e pericolosa".