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IV Comm: illustrati 3 provvedimenti su edilizia e appalti

15.10.2019
16:43
(ACON) Trieste, 15 ott - RCM - "Misura per il recupero del patrimonio edilizio a favore delle giovani coppie" è il titolo del mini-provvedimento nato dallo stralcio di un emendamento a firma Bolzonello e gli altri consiglieri del Pd, presentato all'Aula a luglio scorso e collegato al disegno di legge n. 55 "Assestamento del bilancio per gli anni 2019-2021".

La misura - ha detto Mariagrazia Santoro (Pd) alla IV Commissione consiliare presieduta da Lorenzo Tosolini (Lega), presente l'assessore Graziano Pizzimenti - prevede che l'Amministrazione regionale possa concedere contributi agli enti locali e ai privati per progetti integrati di recupero e rigenerazione del patrimonio immobiliare, con la finalità di favorirne la proprietà o la locazione da parte delle giovani coppie. Il tutto secondo i principi della sostenibilità ambientale e del limite al consumo di suolo. I contributi sarebbero concessi secondo il procedimento a bando; la spesa da destinare prevista sarebbe di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021.

Stesso iter e stessi firmatari per lo stralcio "Fondo regionale per la riduzione di consumo di suolo, la rigenerazione urbana e paesaggistica e la messa in sicurezza del territorio".

Il Fondo in oggetto - ha così spiegato ancora la Santoro - sarebbe destinato a: rimborsare le spese di studi di fattibilità e progettazione degli interventi; finanziare le spese per la demolizione di opere o edifici incongrui, abbandonati, inutilizzati, degradati o pericolanti, con restituzione a superficie naturale e, ove possibile, agli usi agricoli e forestali. I beneficiari, pubblici e privati, l'importo del contributo e le modalità di funzionamento del Fondo sarebbero disciplinati da un regolamento disposto dalla Giunta regionale. Per le finalità previste, si prevede di destinare 5 milioni di euro per l'anno 2019.

A integrazione dell'illustrazione, il dem Diego Moretti ha tenuto a sottolineare che entrambi gli stralci rappresentano la quotidianità della vita sia delle persone sia dei Comuni, inoltre ha auspicato che i due mini provvedimenti possano diventare disposizioni all'interno di norme di settore più organiche.

Che la Regione si sia mossa nella giusta direzione, per quanto attiene le problematiche dei lavori pubblici, con la legge regionale 13/2014, ma le direttive si sono scontrate con delle difficoltà applicative, è quanto ha invece affermato Massimo Moretuzzo, che alla IV Commissione ha illustrato i 10 articoli della proposta di legge n. 42 "Nuove norme in materia di lavori pubblici di interesse regionale e locale" di cui è firmatario con l'altro componente del Gruppo consiliare del Patto per l'Autonomia, Giampaolo Bidoli.

Il progetto - così Moretuzzo - si propone di intervenire sulla disciplina dei lavori pubblici con norme puntuali che rispondono a due obiettivi: la promozione della partecipazione delle piccole e medie imprese locali alle gare d'appalto, per favorire un utilizzo delle risorse soprattutto per i lavori di minor valore; maggiore efficienza e chiarezza delle procedure di aggiudicazione sia per velocizzare le gare, smobilitando anche i finanziamenti già concessi per lavori ancora da effettuare, sia per assicurare una maggiore prevedibilità delle scelte delle stazioni appaltanti e dare maggiori garanzie operative ai responsabili unici dei procedimenti (Rup).

Più in particolare, l'articolo 1 definisce l'ambito della pdl, destinata ad applicarsi a tutte le stazioni appaltanti in Friuli Venezia Giulia per le gare aventi ad oggetto lavori pubblici di interesse regionale e locale; il 2 prevede che le stazioni appaltanti, nel calcolare il valore delle gare di appalto, siano tenute a utilizzare come riferimento il prezzario regionale predisposto annualmente dalla Giunta; il 3 riguarda le procedure di aggiudicazione dei contratti sotto soglia; il 4 prevede l'istituzione, da parte dell'Amministrazione regionale, di un elenco regionale degli operatori economici per i lavori pubblici.

All'articolo 5 - ha spiegato ancora il capogruppo di Patto per l'Autonomia - si provvede a confermare quanto previsto dalle direttive vincolanti in materia di criteri per la selezione degli inviti di operatori economici alle procedure negoziate; il 6 chiarisce i contenuti da assegnare al principio di rotazione negli inviti e negli affidamenti applicato dalle stazioni appaltanti; il 7 impone l'onere del sopralluogo nei siti di esecuzione dei lavori oggetto di gara; l'8 offre alle stazioni appaltanti, nel caso di aggiudicazione sulla base dell'offerta economicamente più vantaggiosa, la possibilità di valutare la qualità dell'offerta presentata anche in considerazione di aspetti legati alla territorialità, al rispetto dell'ambiente, alla tutela della manodopera e del lavoro locale.

Infine, l'articolo 9 prevede un criterio di selezione degli inviti nelle more dell'istituzione dell'elenco regionale degli operatori economici di cui all'articolo 5, il 10 l'entrata in vigore della norma.

Al termine, l'assessore Pizzimenti si è detto d'accordo nel lavorare assieme per il riordino di un settore "che è fondamentale per il futuro delle nostre imprese locali. A breve - ha reso noto - comincerò con l'ascolto dei maggiori portatori di interesse per la definizione del disegno di legge che stiamo approntando in materia, appunto, di appalti pubblici, servizi e forniture. Spero che ci sarà la collegialità nel fare questo provvedimento".

(foto; immagini alle tv)



Illustrazione di tre provvedimenti su edilizia e appalti in IV Commissione consiliare (foto Acon)
La consigliera regionale del Pd Mariagrazia Santoro con l'ass. Pizzimenti in IV Commissione (foto Acon)
Il capogruppo di Patto per l'Autonomia, Massimo Moretuzzo, in IV Commissione (foto Acon)