IV Comm: illustrati 3 provvedimenti su edilizia e appalti
(ACON) Trieste, 15 ott - RCM - "Misura per il recupero del
patrimonio edilizio a favore delle giovani coppie" è il titolo
del mini-provvedimento nato dallo stralcio di un emendamento a
firma Bolzonello e gli altri consiglieri del Pd, presentato
all'Aula a luglio scorso e collegato al disegno di legge n. 55
"Assestamento del bilancio per gli anni 2019-2021".
La misura - ha detto Mariagrazia Santoro (Pd) alla IV Commissione
consiliare presieduta da Lorenzo Tosolini (Lega), presente
l'assessore Graziano Pizzimenti - prevede che l'Amministrazione
regionale possa concedere contributi agli enti locali e ai
privati per progetti integrati di recupero e rigenerazione del
patrimonio immobiliare, con la finalità di favorirne la proprietà
o la locazione da parte delle giovani coppie. Il tutto secondo i
principi della sostenibilità ambientale e del limite al consumo
di suolo. I contributi sarebbero concessi secondo il procedimento
a bando; la spesa da destinare prevista sarebbe di 5 milioni di
euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021.
Stesso iter e stessi firmatari per lo stralcio "Fondo regionale
per la riduzione di consumo di suolo, la rigenerazione urbana e
paesaggistica e la messa in sicurezza del territorio".
Il Fondo in oggetto - ha così spiegato ancora la Santoro -
sarebbe destinato a: rimborsare le spese di studi di fattibilità
e progettazione degli interventi; finanziare le spese per la
demolizione di opere o edifici incongrui, abbandonati,
inutilizzati, degradati o pericolanti, con restituzione a
superficie naturale e, ove possibile, agli usi agricoli e
forestali. I beneficiari, pubblici e privati, l'importo del
contributo e le modalità di funzionamento del Fondo sarebbero
disciplinati da un regolamento disposto dalla Giunta regionale.
Per le finalità previste, si prevede di destinare 5 milioni di
euro per l'anno 2019.
A integrazione dell'illustrazione, il dem Diego Moretti ha tenuto
a sottolineare che entrambi gli stralci rappresentano la
quotidianità della vita sia delle persone sia dei Comuni, inoltre
ha auspicato che i due mini provvedimenti possano diventare
disposizioni all'interno di norme di settore più organiche.
Che la Regione si sia mossa nella giusta direzione, per quanto
attiene le problematiche dei lavori pubblici, con la legge
regionale 13/2014, ma le direttive si sono scontrate con delle
difficoltà applicative, è quanto ha invece affermato Massimo
Moretuzzo, che alla IV Commissione ha illustrato i 10 articoli
della proposta di legge n. 42 "Nuove norme in materia di lavori
pubblici di interesse regionale e locale" di cui è firmatario con
l'altro componente del Gruppo consiliare del Patto per
l'Autonomia, Giampaolo Bidoli.
Il progetto - così Moretuzzo - si propone di intervenire sulla
disciplina dei lavori pubblici con norme puntuali che rispondono
a due obiettivi: la promozione della partecipazione delle piccole
e medie imprese locali alle gare d'appalto, per favorire un
utilizzo delle risorse soprattutto per i lavori di minor valore;
maggiore efficienza e chiarezza delle procedure di aggiudicazione
sia per velocizzare le gare, smobilitando anche i finanziamenti
già concessi per lavori ancora da effettuare, sia per assicurare
una maggiore prevedibilità delle scelte delle stazioni appaltanti
e dare maggiori garanzie operative ai responsabili unici dei
procedimenti (Rup).
Più in particolare, l'articolo 1 definisce l'ambito della pdl,
destinata ad applicarsi a tutte le stazioni appaltanti in Friuli
Venezia Giulia per le gare aventi ad oggetto lavori pubblici di
interesse regionale e locale; il 2 prevede che le stazioni
appaltanti, nel calcolare il valore delle gare di appalto, siano
tenute a utilizzare come riferimento il prezzario regionale
predisposto annualmente dalla Giunta; il 3 riguarda le procedure
di aggiudicazione dei contratti sotto soglia; il 4 prevede
l'istituzione, da parte dell'Amministrazione regionale, di un
elenco regionale degli operatori economici per i lavori pubblici.
All'articolo 5 - ha spiegato ancora il capogruppo di Patto per
l'Autonomia - si provvede a confermare quanto previsto dalle
direttive vincolanti in materia di criteri per la selezione degli
inviti di operatori economici alle procedure negoziate; il 6
chiarisce i contenuti da assegnare al principio di rotazione
negli inviti e negli affidamenti applicato dalle stazioni
appaltanti; il 7 impone l'onere del sopralluogo nei siti di
esecuzione dei lavori oggetto di gara; l'8 offre alle stazioni
appaltanti, nel caso di aggiudicazione sulla base dell'offerta
economicamente più vantaggiosa, la possibilità di valutare la
qualità dell'offerta presentata anche in considerazione di
aspetti legati alla territorialità, al rispetto dell'ambiente,
alla tutela della manodopera e del lavoro locale.
Infine, l'articolo 9 prevede un criterio di selezione degli
inviti nelle more dell'istituzione dell'elenco regionale degli
operatori economici di cui all'articolo 5, il 10 l'entrata in
vigore della norma.
Al termine, l'assessore Pizzimenti si è detto d'accordo nel
lavorare assieme per il riordino di un settore "che è
fondamentale per il futuro delle nostre imprese locali. A breve -
ha reso noto - comincerò con l'ascolto dei maggiori portatori di
interesse per la definizione del disegno di legge che stiamo
approntando in materia, appunto, di appalti pubblici, servizi e
forniture. Spero che ci sarà la collegialità nel fare questo
provvedimento".
(foto; immagini alle tv)