VI Comm: approvato ddl n. 63 su cooperazione e partenariato
(ACON) Trieste, 17 ott - RCM - Illustrato e approfondito con
delle audizioni in VI Commissione consiliare - presidente
Giuseppe Sibau (Progetto FVG/Ar) - lo scorso 9 ottobre, il
disegno di legge n. 63 che interviene sulla promozione delle
attività di cooperazione allo sviluppo e partenariato
internazionale come prevista nella legge regionale 19/2000, è
stato approvato a maggioranza con i voti favorevoli di Lega e
Progetto FVG/Ar, i no di Pd, Patto per l'Autonomia, Open-Sinistra
FVG e l'astensione del M5S.
"I progetti devono sostenere anche chi rientra nel proprio Paese
di origine, questa la finalità della lettera 'l' del comma 2
dell'articolo 1 di questo disegno di legge, contenente le
finalità del provvedimento", ha spiegato l'assessore Sebastiano
Callari a nome del presidente Massimiliano Fedriga. "Inoltre,
abbiamo inteso non escludere dalla cooperazione quei Paesi terzi
che presentino al loro interno condizioni umane precarie".
Parole che, però, non sono servite a convincere Furio Honsell.
"Questo è l'esempio di come non si doveva inficiare una legge che
funzionava; le modifiche sono fuori luogo", ha detto l'esponente
di Open-Sinistra FVG.
"Anche le associazioni chiamate in audizione si sono chieste
perché cambiare una legge funzionante", gli ha fatto eco
Cristiano Shaurli (Pd). "Il tema della migrazione e quello della
cooperazione internazionale sono completamente diversi. La verità
è che questo ddl è fatto solo per inserire i concetti 'rimanere
nel proprio Paese di origine' e 'diritto al ritorno volontario
assistito nella terra di origine'".
Per Chiara Da Giau (Pd), vi è un desiderio non tanto di
aggiornare una norma, quanto di trovare un motivo di propaganda
politica, nonché effettuare una contrazione della partecipazione
ai diversi processi della cooperazione.
Cooperazione e rimpatri non c'entrano nulla - ha rimarcato anche
Massimo Moretuzzo -, state facendo un minestrone. Ai fondi
dell'accoglienza avete aggiunto anche quelli per i rimpatri e si
tratta di una vostra scelta politica, ma questa è una legge di
cooperazione allo sviluppo che nulla ha a che fare con i
programmi di rimpatrio del ministero dell'Interno.
La 19/2000 invece è una legge vecchia per Stefano Turchet (Lega),
fatta quando cooperazione e immigrazione potevano anche essere
trattate separatamente, oggi non si può non tenere in
considerazione i due aspetti insieme. Inoltre prima di tutto
bisogna tenere in considerazione ciò che pensano i fruitori della
legge e non tanto gli operatori, perché nulla si toglie a queste
persone, all'opposto si offre loro una opportunità in più.
Manomesse le finalità dell'articolo 1 della Lr 19/2000 e
possibilità di creare una legge anticostituzionale, per Mauro
Capozzella (M5S), che a rinforzo della sua ipotesi di bocciatura
del provvedimento ha illustrato una sentenza in tal senso della
Corte costituzionale del 2006 verso la Provincia di Trento.
Relatori per l'Aula, martedì prossimo (22 ottobre), saranno
Turchet di maggioranza, Da Giau e Honsell di minoranza.
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)