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FI: Piccin, contrarietà a doppia preferenza di genere per elezioni Cr

18.10.2019
13:47
(ACON) Trieste, 18 ott - COM/CMC - "La mia posizione non è cambiata dalla scorsa legislatura: resto contraria all'introduzione della doppia preferenza di genere per l'elezione del Consiglio regionale. La proposta di legge del Pd è frutto di speculazioni propagandistiche di chi cerca di erigersi a paladino del diritto di elettorato passivo delle donne".

Lo afferma la consigliera regionale Mara Piccin (Forza Italia) circa la discussione in Aula, prevista martedì 22 ottobre, della pdl n.10, "Modifica all'articolo 25 della legge regionale 18 giugno 2007, n. 17".

"La cultura della famiglia affida un ruolo essenziale alla donna e le pari opportunità devono essere tutelate, ma ritengo che la doppia preferenza di genere in ambito elettivo danneggi le donne - aggiunge Piccin -. Nella scorsa legislatura mi sono battuta perché non fosse estesa anche al Consiglio regionale e ancora ritengo corretta quella scelta.

"Sostenere che è l'unica via per far prendere voti alle donne è offensivo nei confronti della componente femminile in politica. Basti pensare che - prosegue Piccin -, a livello comunale accade spesso che una coalizione di donne non esperte nella raccolta del consenso, coalizzate intorno a un elemento maschile, possano portargli preferenze, ma non essere elette. L'aumento della presenza femminile in Consiglio regionale potrà essere garantita solo con una maggiore considerazione delle donne da parte della politica e quindi dai partiti".

"Ricordo ancora una volta - puntualizza la consigliera - che il record di preferenze in Regione spetta a una donna, Alessandra Guerra, che nel 1998 ne prese 12.948. La Giunta regionale, nella scorsa legislatura, quando emersero risultati femminili di tutto rispetto in termini di preferenze, era presieduta da una donna. È vero, in questa legislatura non siamo molte, ma tutte elette con risultati di tutto rispetto, conquistati grazie alle nostre forze. Personalmente, sono alla terza legislatura. Non vedo alcuna necessità di 'aiutini' che tutto garantiscono fuorché la dignità".



La consigliera regionale Mara Piccin (FI)