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II Comm: illustrato ddl per la difesa dei boschi dagli incendi

21.10.2019
17:42
(ACON) Trieste, 21 ott - MPB - Ventiquattro articoli, suddivisi in sei Capi, costituiscono l'ossatura del disegno di legge n. 65, un intervento normativo strutturale per la difesa dei boschi dagli incendi illustrato oggi alla II Commissione consiliare - presidente Alberto Budai (Lega) - dall'assessore Stefano Zannier.

Con questo provvedimento, dal quale restano escluse le aree urbane, industriali e agricole, e frutto di un percorso di collaborazione tra la Direzione centrale delle risorse agroalimentari, forestali e ittiche e la Protezione Civile regionale, si punta ad ammodernare la normativa vigente costituita dalla legge 8 del 1977, per adeguarla alle modifiche intervenute nel settore negli ultimi quarant'anni. Tanto più che la legge regionale 8, che pone in capo al Corpo forestale regionale la responsabilità dello spegnimento degli incendi, è precedente sia alla legge quadro nazionale in materia di incendi boschivi sia alla legge regionale che disciplina l'ordinamento della Protezione Civile.

La norma ora in esame ha avuto un iter travagliato - ha ricordato l'assessore elencando le linee direttrici del ddl, strettamente connesse alla definizione di attività di previsione, prevenzione e lotta attiva e monitoraggio degli incendi boschivi e alle competenze mantenute in capo alla Direzione centrale delle risorse agroalimentari, forestali e ittiche che le esercita in collaborazione con la Protezione civile regionale, la quale interviene con le proprie risorse di personale e mezzi. La Regione inoltre promuove l'adozione di convenzioni e procedure operative con soggetti terzi, ivi compreso il Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Quanto alle disposizioni per la tutela dagli incendi, esse prevedono la definizione di una regolamentazione attuativa, la predisposizione congiunta da parte delle due direzioni del Piano regionale antincendio boschivo, l'istituzione dell'archivio regionale gestito dal Corpo forestale la cui dotazione di dati servirà ai Comuni per gestire il catasto comunale degli incendi, il coordinamento degli strumenti di pianificazione. Nelle norme riguardanti interventi e mezzi per la tutela dagli incendi e la valorizzazione del patrimonio boschivo vengono definiti sia lo stato di attenzione con riferimento ai periodi di massima probabilità in cui si possono verificare gli incendi, sia lo stato di massima i pericolosità sulla base dei rilevamenti meteorologici e delle condizioni della vegetazione, e considerato l'impiego di tecniche di applicazione controllata, esperta e autorizzata del fuoco alla vegetazione (fuoco tattico, fuoco prescritto e controfuoco) per conseguire diversi obiettivi di gestione del territorio. Con altri articoli si individuano le funzioni della sala operativa regionale della Protezione civile, la gestione del volontariato, l'attività di formazione e divulgazione, le modalità di tutela assicurativa del personale regionale e dei volontari impiegati negli incendi, l'inventariamento di opere, interventi, mezzi e strutture in uso per le attività di antincendio boschivo, l'accesso ai terreni e la manutenzione della viabilità di accesso ai boschi a fini antincendio.

Gli ultimi due Capi - V e VI - trattano divieti, sanzioni e disposizioni transitorie e finali.

Rispondendo alle domande di chiarimento poste dai consiglieri Capozella e Sergo del MoVimento Cinquestelle, da Honsell (Open Sinistra FVG) e da Da Giau (Pd), Zannier ha posto l'accento sul coordinamento di tutti i soggetti che intervengono nello spegnimento degli incendi precisando che le competenze sono in capo al Corpo forestale, e ha sottolineato l'importanza di una formazione continuativa anche dei volontari. Sempre in tema di formazione ha annunciato il coinvolgimento di regioni dove gli incendi sono una realtà costante e ciò al fine di acquisire attraverso la loro esperienza più alti livelli di competenza.

In FVG, a differenza di altre regioni italiane, gli incendi boschivi non hanno costituito in passato in linea generale un pericolo per l'incolumità delle persone e la salvaguardia del territorio, grazie a vari fattori, rappresentati - da un lato - da condizioni geografiche, climatiche, del territorio e socio-economiche che consentono di contenere la gravità del fenomeno, e - dall'altro - dagli interventi di prevenzione e lotta attiva che sono stati fatti negli anni e dal controllo sociale favorito dal buon senso civico insito nella popolazione; ciononostante, fenomeni di incendio dovuti a comportamenti negligenti, irresponsabili e dolosi sono ancora presenti in modo costante e, purtroppo, anche ricorrente.

Per esaminare l'articolato la II Commissione è già stata convocata giovedì 24 ottobre alle 14.30. Nella mattinata dello stesso giorno la IV Commissione esprimerà il parere sulle parti del ddl di sua competenza.

(foto su www.consiglio.regione.fvg.it)



Presidente II Commissione Alberto Budai (Lega)