II Comm: illustrato ddl per la difesa dei boschi dagli incendi
(ACON) Trieste, 21 ott - MPB - Ventiquattro articoli, suddivisi
in sei Capi, costituiscono l'ossatura del disegno di legge n. 65,
un intervento normativo strutturale per la difesa dei boschi
dagli incendi illustrato oggi alla II Commissione consiliare -
presidente Alberto Budai (Lega) - dall'assessore Stefano Zannier.
Con questo provvedimento, dal quale restano escluse le aree
urbane, industriali e agricole, e frutto di un percorso di
collaborazione tra la Direzione centrale delle risorse
agroalimentari, forestali e ittiche e la Protezione Civile
regionale, si punta ad ammodernare la normativa vigente
costituita dalla legge 8 del 1977, per adeguarla alle modifiche
intervenute nel settore negli ultimi quarant'anni. Tanto più che
la legge regionale 8, che pone in capo al Corpo forestale
regionale la responsabilità dello spegnimento degli incendi, è
precedente sia alla legge quadro nazionale in materia di incendi
boschivi sia alla legge regionale che disciplina l'ordinamento
della Protezione Civile.
La norma ora in esame ha avuto un iter travagliato - ha ricordato
l'assessore elencando le linee direttrici del ddl, strettamente
connesse alla definizione di attività di previsione, prevenzione
e lotta attiva e monitoraggio degli incendi boschivi e alle
competenze mantenute in capo alla Direzione centrale delle
risorse agroalimentari, forestali e ittiche che le esercita in
collaborazione con la Protezione civile regionale, la quale
interviene con le proprie risorse di personale e mezzi. La
Regione inoltre promuove l'adozione di convenzioni e procedure
operative con soggetti terzi, ivi compreso il Corpo nazionale dei
vigili del fuoco.
Quanto alle disposizioni per la tutela dagli incendi, esse
prevedono la definizione di una regolamentazione attuativa, la
predisposizione congiunta da parte delle due direzioni del Piano
regionale antincendio boschivo, l'istituzione dell'archivio
regionale gestito dal Corpo forestale la cui dotazione di dati
servirà ai Comuni per gestire il catasto comunale degli incendi,
il coordinamento degli strumenti di pianificazione. Nelle norme
riguardanti interventi e mezzi per la tutela dagli incendi e la
valorizzazione del patrimonio boschivo vengono definiti sia lo
stato di attenzione con riferimento ai periodi di massima
probabilità in cui si possono verificare gli incendi, sia lo
stato di massima i pericolosità sulla base dei rilevamenti
meteorologici e delle condizioni della vegetazione, e considerato
l'impiego di tecniche di applicazione controllata, esperta e
autorizzata del fuoco alla vegetazione (fuoco tattico, fuoco
prescritto e controfuoco) per conseguire diversi obiettivi di
gestione del territorio. Con altri articoli si individuano le
funzioni della sala operativa regionale della Protezione civile,
la gestione del volontariato, l'attività di formazione e
divulgazione, le modalità di tutela assicurativa del personale
regionale e dei volontari impiegati negli incendi,
l'inventariamento di opere, interventi, mezzi e strutture in uso
per le attività di antincendio boschivo, l'accesso ai terreni e
la manutenzione della viabilità di accesso ai boschi a fini
antincendio.
Gli ultimi due Capi - V e VI - trattano divieti, sanzioni e
disposizioni transitorie e finali.
Rispondendo alle domande di chiarimento poste dai consiglieri
Capozella e Sergo del MoVimento Cinquestelle, da Honsell (Open
Sinistra FVG) e da Da Giau (Pd), Zannier ha posto l'accento sul
coordinamento di tutti i soggetti che intervengono nello
spegnimento degli incendi precisando che le competenze sono in
capo al Corpo forestale, e ha sottolineato l'importanza di una
formazione continuativa anche dei volontari. Sempre in tema di
formazione ha annunciato il coinvolgimento di regioni dove gli
incendi sono una realtà costante e ciò al fine di acquisire
attraverso la loro esperienza più alti livelli di competenza.
In FVG, a differenza di altre regioni italiane, gli incendi
boschivi non hanno costituito in passato in linea generale un
pericolo per l'incolumità delle persone e la salvaguardia del
territorio, grazie a vari fattori, rappresentati - da un lato -
da condizioni geografiche, climatiche, del territorio e
socio-economiche che consentono di contenere la gravità del
fenomeno, e - dall'altro - dagli interventi di prevenzione e
lotta attiva che sono stati fatti negli anni e dal controllo
sociale favorito dal buon senso civico insito nella popolazione;
ciononostante, fenomeni di incendio dovuti a comportamenti
negligenti, irresponsabili e dolosi sono ancora presenti in modo
costante e, purtroppo, anche ricorrente.
Per esaminare l'articolato la II Commissione è già stata
convocata giovedì 24 ottobre alle 14.30. Nella mattinata dello
stesso giorno la IV Commissione esprimerà il parere sulle parti
del ddl di sua competenza.
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it)