Patto: Moretuzzo-Bidoli, stop alla legge che umilia il friulano
(ACON) Trieste, 22 ott - COM/MPB - Una legge da fermare, frutto
di un lavoro frettoloso, che pregiudica la sopravvivenza di una
parte degli enti che svolgono un'attività di qualità continua sul
territorio regionale per la promozione e la diffusione della
lingua friulana, riconosciuti come tali dalla norma esistente.
Lo evidenziano il capogruppo del Patto per l'Autonomia in
Consiglio regionale, Massimo Moretuzzo, e il consigliere del
Patto Giampaolo Bidoli al termine della discussione, in V
Commissione, del disegno di legge n. 68 "Disposizioni per la
tutela e la promozione delle minoranze linguistiche slovena,
friulana e tedesca del Friuli-Venezia Giulia" che interviene, per
iniziativa della Giunta regionale, sulle leggi regionali che
tutelano le singole minoranze, modificandole in diversi passaggi.
"Con questa legge si privano di finanziamenti stabili
associazioni che da decenni si impegnano, in molteplici ambiti,
per la diffusione della lingua e della cultura friulane, compresa
l'Associazione "Glesie Furlane", che ha prodotto la traduzione
della Bibbia e del Lezionario, e predisposto il Messale Romano
(in attesa di approvazione), e la Clape di Culture "Patrie dal
Friûl", che diffonde lo storico periodico "La Patrie dal Friûl",
l'unica realtà legata a una continuità storica (la fondazione
risale al 1946) sui temi dell'informazione in lingua friulana",
osserva Moretuzzo.
In pratica, "rischiano di sparire realtà che hanno fatto la
storia del Friuli ancor prima che nascesse la Regione", afferma
il consigliere Bidoli. "Abbiamo chiesto lo stralcio degli
articoli che riguardano la minoranza friulana - continua
Moretuzzo -: non si possono discutere questi temi in modo così
approssimativo, convocando il venerdì le associazioni per le
audizioni del lunedì.
"Ma, fatto ancor più grave, non possiamo concepire che la Giunta
non abbia valutato come opportuna l'acquisizione del parere
dell'Assemblea della Comunità linguistica friulana (che riunisce
ben 119 Comuni friulanofoni), parere che invece verrà acquisito
solo lunedì prossimo, proprio grazie a una specifica richiesta
avanzata da noi consiglieri del Patto e dal consigliere Gabrovec.
"Il fatto, però, che il parere giunga solo il giorno prima della
seduta d'Aula in cui verrà discusso il disegno di legge non può
che rinforzare la nostra richiesta di rinviare gli articoli sul
friulano ad un adeguato approfondimento.
"Auspichiamo che i consiglieri friulani che siedono sui banchi
della maggioranza abbiano per una volta un sussulto di orgoglio e
impongano all'assessore Roberti, che evidentemente del Friuli
poco conosce e poco gli interessa, uno stop a una legge che
ancora una volta umilia il Friuli e i friulani".