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Cr: ddl cooperazione, relatore di maggioranza Turchet (1)

22.10.2019
10:23
(ACON) Trieste, 22 ott - RCM - Discussione in Aula sul disegno di legge n. 63, inerente attività di cooperazione allo sviluppo e partenariato internazionale attraverso modifiche alla legge regionale 19/2000.

Tra le novità di rilievo apportate dal ddl - ha spiegato il relatore di maggioranza, Stefano Turchet (Lega) - si segnala l'inserimento, tra le priorità di cui all'articolo 1, di due nuove finalità: il diritto a rimanere nel proprio Paese di origine con adeguate qualità di vita e con la libertà di non migrare (lettera k); il diritto al ritorno volontario assistito e alla reintegrazione nella propria terra di origine (lettera l).

Si specifica, poi, che l'azione regionale viene promossa sia tramite iniziative a regia regionale, sulla base degli obiettivi strategici per la realizzazione del Programma regionale della cooperazione allo sviluppo e delle attività di partenariato internazionale, sia con iniziative realizzate attraverso specifici bandi a evidenza pubblica destinati a organismi pubblici e privati operanti sul territorio regionale.

All'articolo 2, invece - ha sottolineato ancora Turchet -, è evidenziato che l'azione regionale rientra nell'ambito della cooperazione italiana che ha come destinatari i Paesi partner individuati in coerenza con i principi condivisi nell'ambito dell'Unione europea e delle organizzazioni internazionali di cui l'Italia è parte.

Con l'ultimo articolo, l'8, si modifica la composizione del Comitato regionale per la cooperazione allo sviluppo e il partenariato internazionale, organo con funzioni consultive, per semplificare e rendere più efficace il ruolo del Comitato stesso.

Il relatore di maggioranza ha poi reso noto che "nel corso dell'esame in VI Commissione il dibattito si è focalizzato sulla legittimità e sull'opportunità delle due nuove finalità introdotte all'articolo 1 con le lettere k) e l).

"A riguardo - così ancora Turchet - è stato osservato, da un lato, come nel dibattito pubblico europeo e internazionale la materia della cooperazione decentrata trovi elementi di interazione con il tema della gestione dei fenomeni migratori, rispetto ai quali può essere chiamata a individuare misure più idonee a promuovere azioni strutturali ed efficaci sui territori di provenienza dei flussi medesimi, dall'altro che le nuove finalità introdotte, allo stesso modo di quelle già definite dalla norma, rappresentano l'espressione di principi fondamentali della Carta costituzionale che la Regione può attuare secondo il quadro legislativo vigente stabilito dalla legge 131/2003 "Disposizioni per l'adeguamento dell'ordinamento della Repubblica alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3".

(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)

(segue)



Il relatore di maggioranza del ddl 63, il consigliere regionale della Lega Stefano Turchet (foto Acon)