Lega: Bordin, in FVG linea su immigrazione non cambia
(ACON) Trieste, 23 ott - COM/CMC - "Siamo una regione virtuosa
anche sul fronte dell'accoglienza, chi viene qui con i documenti
in regola per lavorare, rispettare le nostre leggi e le nostre
tradizioni, è il benvenuto. Tutti gli altri, finché in Friuli
Venezia Giulia governerà la Lega, non sono ospiti benvenuti".
Lo dichiara il capogruppo della Lega in Consiglio regionale,
Mauro Bordin, che in tal modo evidenzia i sostanziali cambiamenti
in materia di accoglienza di immigrati extracomunitari in Friuli
Venezia Giulia.
"Non esistono scusanti per nessuno - prosegue -, né per gli
autoctoni né per chi arriva dall'altra parte del mondo: chi si
macchia di reati come lo spaccio di droga, anche di modiche
quantità, oppure compie atti orribili come violenze sessuali,
risse, furti o quant'altro, in Italia e, in particolare nella
nostra regione, può trovare solo una giustizia inflessibile e
categorica".
"Grazie ai decreti dell'ex ministro Salvini e al buongoverno del
presidente Fedriga, siamo riusciti a mettere un argine a
un'imbarazzante e costosa gestione dell'immigrazione, portata
avanti a spese dei cittadini italiani. Personalmente ritengo che
non siano necessari grandi deduzioni sociologiche - continua il
capogruppo - per ricordare che i reati ad opera dei richiedenti
asilo accadevano anche quando i cittadini italiani finanziavano i
più svariati progetti di integrazione e inserimento".
"Le chiacchiere - prosegue - le lascio alla sinistra, noi
pensiamo a dare risposte concrete ai cittadini del Friuli Venezia
Giulia. Verificheremo se sarà possibile dare un'ulteriore
sforbiciata ai costi dell'accoglienza per destinarli a finalità
che ci stanno particolarmente a cuore come il sostegno alle forze
dell'ordine e la tutela della sicurezza degli italiani".
"Chi oggi persevera con una narrazione della realtà che getta
discredito sull'ottimo operato dell'ex ministro Salvini e del
presidente Fedriga in materia di immigrazione - conclude Bordin -
dimentica anche che da quando governiamo la Regione contiamo un
40,06% di presenze in meno di richiedenti asilo rispetto al
passato, abbiamo risparmiato un primo milione di euro grazie al
taglio delle risorse per i richiedenti asilo, abbiamo avviato con
ottimi risultati le pattuglie miste al confine con la Slovenia e
inoltre, sul nostro territorio, contiamo maggiore presenza di
donne e uomini della Polizia e dell'Esercito Italiano.
Chiaramente, questi sono risultati ottenuti solo in un primo anno
alla guida della Regione ma non ci accontentiamo: noi vogliamo
una diminuzione continua di richiedenti asilo rispetto al passato
e vogliamo sul territorio regionale solo le persone che hanno il
diritto di rimanervi".