M5S: Ussai, su emergenza-urgenza risposte assenti per criticità
(ACON) Trieste, 23 ott - COM/CMC - "Dopo un anno e mezzo di
amministrazione del centrodestra il sistema
dell'emergenza-urgenza regionale continua ad essere allo sbando e
non sono ancora state date risposte concrete agli allarmi degli
infermieri che, a causa dei turni insostenibili e delle
condizioni di lavoro inadeguate, sono allo sfinimento".
Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle,
Andrea Ussai, dopo la risposta del vicepresidente della Regione e
assessore alla salute, Riccardo Riccardi, alla sua interrogazione
sulla situazione della Sala operativa regionale per l'emergenza
sanitaria.
"A circa due anni e mezzo dall'attivazione della Centrale unica e
del Numero unico per le emergenze - sottolinea Ussai -, che ha
smantellato un sistema che funzionava, permangono invariate le
criticità segnalate dalle organizzazioni sindacali, di cui ho
invano chiesto un'audizione in Commissione, relative
all'insufficienza di personale, carenza tecnologica, cartografie
non allineate, sede inadeguata, ecc
".
"Riccardi - prosegue - ha manifestato la volontà di rivedere in
maniera unitaria il sistema dell'emergenza-urgenza anche per
risolvere il problema della carenza degli organici, che per il
momento sarà coperto con l'acquisizione di prestazioni aggiuntive
dalle diverse Aziende sanitarie. L'assessore ha inoltre voluto
rivelare che qualche mese fa il responsabile dei sistemi
informativi ha trasmesso all'autorità competente una lettera per
quanto riguarda l'inadeguatezza della tecnologia utilizzata per
gestire l'emergenza-urgenza".
"Si tratta di problemi che abbiamo denunciato a più riprese e per
i quali non può pagare il solo direttore Antonaglia - conclude
Ussai - e nemmeno gli infermieri della Sores che stanno
continuando a tappare i buchi di un sistema che non funziona,
rischiando sul piano legale e della propria salute, peraltro
senza la certezza di venire retribuiti per tutte le ore di
straordinari. Sarebbe il caso, prima di calare dall'alto un
'dipartimento unico' che sembra più un pretesto per obbligare la
periferia a cedere personale senza una visione e una
progettualità comune, di partire da un confronto dal basso serio
con tutti gli operatori dell'emergenza - urgenza sulle molte
criticità presenti, altrimenti si continuerà ad appaltare il
servizio al privato".