Pd: Cosolini, ddl 62 rinvia investimenti e smentisce Giunta su sanità
(ACON) Trieste, 23 ott - COM/CMC - "Più che 'Misure finanziarie
intersettoriali' questo assestamento bis dovrebbe chiamarsi
'Misure di spostamento a catena'. Il ddl presentato dalla Giunta
attua un rinvio sistematico degli investimenti e smentisce gli
annunci di inizio anno sui conti della sanità".
A dirlo è il consigliere regionale del Pd, Roberto Cosolini
relatore di minoranza del disegno di legge 62 "Misure finanziarie
intersettoriali", oggi in discussione in Consiglio regionale.
"Quello che veniva chiamato 'buco' in sanità, ricordo l'allora
opposizione dell'attuale maggioranza, oggi viene definito in modo
molto più morbido, ma la sostanza rimane: la grande sfida
politica per tutti resta la spesa sanitaria, in modo da garantire
nel medio periodo una sanità pubblica, accessibile e di qualità.
Prendiamo atto che la Giunta è costretta a rimediare ai buchi di
bilancio con ben 20,5 milioni per l'ennesima volta. La spesa è
fuori controllo e al contrario di quello che afferma l'assessore
Riccardi, il conto sanitario della Giunta Fedriga è ben più alto
di quello della precedente amministrazione di centrosinistra,
coperto peraltro con l'eredità lasciata dal patto Serracchiani
Padoan".
"A dicembre dello scorso anno - prosegue -, durante
l'approvazione della legge di stabilità 2019, Riccardi assicurò
che i conti sarebbero stati sotto controllo, ma quelli che oggi
abbiamo di fronte non sono di certo in linea con le aspettative,
di certo non ci aspettavamo un buco che ha creato di fatto uno
scostamento di ben 40 milioni".
Inoltre, aggiunge Cosolini, "questa legge testimonia che per
molti versi il 2019 si presenta come un anno passato, nonostante
gli annunci, senza novità positive. Sono ben 8, infatti, i
milioni destinati dalla legge di stabilità 2019 all'attuazione di
nuove leggi rimaste finora però nei cassetti e che vengono
dirottati per coprire il buco della sanità, sono più di 13 i
milioni inutilizzati quest'anno per gli investimenti, un vero e
proprio delitto stante la situazione del settore edilizio e
infrastrutturale, e sono oltre 31 i milioni di mutui non accesi a
favore della sanità e rinviati al 2020 e 2021".