Patto:due interrogazioni su affidamento centralizzato appalti pubblici
(ACON) Trieste, 25 ott - COM/MPB - Rivolta dei Comuni, delle
piccole e medie imprese locali e delle cooperative sociali contro
la centralizzazione degli approvvigionamenti di lavori, servizi e
forniture realizzata dalla Centrale Unica di Committenza, i cui
effetti si stanno manifestando in tutta la loro gravità come è
stato evidenziato nel corso della conferenza stampa organizzata
dal Gruppo Consiliare del Patto per l'Autonomia, che si è tenuta
oggi, venerdì 25 ottobre, a Udine, nella sede del Consiglio
regionale.
Un grido di allarme era già stato lanciato nei mesi scorsi dai
consiglieri regionali del Patto per l'Autonomia, Massimo
Moretuzzo e Giampaolo Bidoli, che, raccogliendo le preoccupazioni
di enti locali e imprese, avevano denunciato, a più riprese, le
conseguenze assolutamente negative per il tessuto economico
regionale e, in particolare, per le realtà medio-piccole,
derivanti dall'adozione dei contratti quadro stipulati dalla CUC
cui sono obbligati ad aderire i Comuni.
"Quanto da noi profetizzato si sta manifestando ora in tutta la
sua gravità - ha sottolineato il capogruppo del Patto per
l'Autonomia Massimo Moretuzzo durante la conferenza stampa -. Gli
enti locali sono obbligati ad affidare la manutenzione degli
edifici pubblici alle aziende vincitrici del bando, non possono
cioè decidere a chi affidare il servizio con effetti devastanti
sulle piccole e medie imprese locali, alle quali finora facevano
invece spesso ricorso grazie alla capacità delle stesse di
rispondere con maggiore prontezza alle necessità dell'ente
pubblico, vista anche la prossimità con quest'ultimo. La
centralizzazione del servizio, con il suo elevato grado di
standardizzazione, non può soddisfare efficacemente i bisogni
operativi di molte amministrazioni locali, e finirà per
rappresentare un potente fattore di decrescita a carico delle
piccole e medie imprese e, più in generale, del mondo del lavoro
che ruota attorno all'affidamento degli appalti pubblici. Non
potrà essere altrimenti, poiché non sono state previste neppure
"soglie di salvaguardia" per le assegnazioni dei lavori di
importi non elevati.
"Si stanno già registrando situazioni paradossali come quella del
Comune di Premariacco dove il servizio di sfalcio dei cigli
stradali nel triennio precedente, quando il Comune gestiva
direttamente l'appalto, è costato quasi 30 mila euro e ora, con
l'avvento della CUC, il medesimo servizio peserà sul bilancio
comunale per 114 mila euro.
"A fronte di questa situazione, un Comune cosa dovrebbe fare - si
interroga Moretuzzo -? Non appaltare più nulla? Gravare
pesantemente sui contribuenti temendo addirittura di commettere
danno erariali? O assumersi la responsabilità di disattendere
alle indicazioni regionali e procedere come prima? La scelta di
quale strada intraprendere pesa tutta sulle spalle dei nostri
amministratori locali, mentre la Giunta regionale continua a
ignorare le molteplici denunce degli interessati, chiudendo gli
occhi dinanzi agli evidenti danni causati dalle gare già
assegnate, ormai irreversibili.
"Quello che chiediamo è che per il futuro si cambi rotta
scongiurando quanto Legacoopsociali FVG ha preannunciato oggi:
500 lavoratori svantaggiati rischiano di rimanere a casa. È ora
di mettere da parte l'orgoglio, riconoscere i propri errori e
individuare i giusti correttivi per le prossime gare, ponendo
attenzione alle istanze del territorio, del tessuto economico,
alle ricadute sulle comunità".
A fronte del quadro esistente, il Gruppo Consiliare del Patto per
l'Autonomia presenterà nei prossimi giorni due interrogazioni
all'assessore competente per sapere se nei bandi in uscita le
criticità presenti in quelli precedenti verranno affrontate e con
quali modalità e, con la seconda interrogazione, per dare
risposta ai sindaci costretti a scegliere tra affidamenti di
servizi attraverso la CUC, che costano anche 4/5 volte di più di
quelli svolti in precedenza, e affidamenti diretti, come fatto
sino a oggi. Qualora i primi cittadini fossero obbligati a
rispettare gli affidamenti fatti dalla CUC, il Gruppo chiederà di
sapere se le risorse saranno date dalla Regione.
Alla conferenza stampa sono intervenuti i sindaci di
Campoformido, Erika Furlani, di Lestizza, Eddi Pertoldi, di
Meduno, Marina Crovatto, di Premariacco, Roberto Trentin, di
Tramonti di Sotto, Rosetta Facchin, di Vito d'Asio, Pietro
Gerometta, il vicesindaco di Fagagna, Sandro Bello, l'assessore
del Comune di Martignacco, Michele Recchia, nonché Denis Petrigh,
vicepresidente e responsabile del gruppo edili di Confapi FVG,
Claudio Scialino del servizio Edilizia e territorio di Confapi
FVG, Gianluigi Bettoli presidente del settore cooperazione
sociale di Legacoop FVG, e Stefano Pavan della CNA regionale.