Patto: incontro a Basiliano su riforma Enti locali
(ACON) Trieste, 28 ott - COM/CMC - "Hanno espresso forti
perplessità sul disegno di legge di riforma degli enti locali i
numerosi amministratori che hanno partecipato all'incontro sul
tema, organizzato dal gruppo consiliare del Patto per l'Autonomia
venerdì scorso a Villa Zamparo, a Basiliano, in vista della
prossima discussione in Aula del ddl. Il rischio è di licenziare
una norma che non affronta le reali criticità dei Comuni, in
primis quella relativa alla mancanza di personale e di spazi
assunzionali".
Ad affermarlo in una nota sono i consiglieri regionali del Patto
per l'Autonomia.
"Dubbi - proseguono - sono stati espressi da parte dei presenti
anche sull'opportunità di ricostituire le Province, mentre gli
auspici hanno anticipato diverse delle questioni che sono state
poste con forza all'assessore Roberti da parte dei membri del
CAL, il Consiglio delle Autonomie locali. In particolare è emersa
la necessità di prevedere delle condizioni inderogabili per la
costituzione di quelle che la norma chiama 'comunità', come, ad
esempio, una soglia minima determinata in base al numero di
Comuni aderenti e/o di abitanti coinvolti e dei finanziamenti a
sostegno delle fasi di start up delle nuove aggregazioni".
I consiglieri regionali del Patto per l'Autonomia Massimo
Moretuzzo e Giampaolo Bidoli, da parte loro, hanno ribadito
l'opportunità che il percorso della nuova riforma trovi degli
spazi adeguati di confronto con i Sindaci e gli amministratori
locali, affrontando le criticità che questi quotidianamente
vivono nei propri Enti.
"È stato importante ascoltare le impressioni delle tante persone
intervenute a questo incontro, che hanno confermato i vari dubbi
che abbiamo su questo disegno di legge - dichiara il capogruppo
Moretuzzo -. Ora lavoreremo per migliorarlo e per dare il nostro
contributo in Aula, anche se non sarà impresa facile. Purtroppo
ancora una volta l'amministrazione regionale ha deciso di partire
con una nuova riforma mettendo mano alla gestione dei Comuni,
invece che iniziare dall'assetto dell'Ente Regione, che è il vero
'Moloch' da affrontare. Se non si parte da lì e dal decentramento
sul territorio delle funzioni oggi gestite dalla Regione, sarà
difficile riuscire a produrre dei cambiamenti veri e duraturi".