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Cr: pdln prevenzione danni fauna selvatica, relatrice Dal Zovo (7)

29.10.2019
13:05
(ACON) Trieste, 29 ott - CMC - "Siamo all'ennesima discussione su caccia e fauna selvatica". Esordisce così Ilaria Dal Zovo (M5S), relatrice di minoranza per l'Aula della pdln n. 9, e aggiunge: "Se volessimo sdrammatizzare la serietà del tema, con una battuta potremmo dire che abbiamo approvato una legge per sparare alle nutrie, vogliamo dal Governo una deroga per sparare ai lupi e adesso tocca ai cinghiali: chi sarà il prossimo?"

Sempre più spesso - prosegue la consigliera - la fauna selvatica è associata alla parola "problema" considerato anche il loro avvicinamento a parchi e giardini di molte città e periferie, un avvicinamento che deriva innanzitutto dalla continuità sempre più grande tra urbano e rurale. Il confine tra città e aree naturali è spesso indefinito, costituito da frange di un sistema urbano proiettato verso l'esterno, che creano aree in bilico tra antropizzato e naturale, tra domestico e selvatico.

Dal Zovo cita poi i dati del ministero dell'Ambiente: dal 1980 a oggi i cervi sono aumentati del 700 per cento, i cinghiali del 400 per cento e i caprioli del 350 per cento, percentuali che evidenziano come tutti gli animali che sono prede siano in forte incremento per molteplici ragioni e tra queste la scarsità, se non l'inesistenza, dei predatori.

I cinghiali, si stima che ne circolino circa un milione nel nostro Paese, furono importati sul territorio per scopi venatori, un'operazione nefasta - prosegue Dal Zovo - eseguita senza tenere in alcun conto che predatori naturali del cinghiale non ce n'erano quasi più.

L'invito, di fronte a una situazione come quella attuale è quello di legiferare in maniera nuova, con uno sguardo sistemico, valutando le interconnessioni tra le diverse componenti, a lungo termine e sulla base di evidenze scientifiche.

"Già con la legge sull'eradicazione della nutria - prosegue - abbiamo perso un'occasione: invece che un regolamento di caccia avremmo potuto costruire assieme una legge organica sulla gestione delle specie aliene invasive e sulla conservazione della biodiversità, prevedendo, oltre alle misure di contenimento, misure di educazione che aumentassero la consapevolezza dei cittadini sui pericoli e sugli impatti a lungo termine delle introduzioni, anche accidentali, delle specie aliene invasive in natura".

"Con questa legge - aggiunge - affrontiamo il problema dell'eccessiva presenza di cinghiali in alcune aree della nostra regione 'rattoppando' il problema, cioè sparando a un certo numero di individui che consideriamo in sovrannumero, senza cogliere la possibilità di affrontare il problema in maniera sistemica e con una visione a lungo termine".

La conservazione della biodiversità per Dal Zovo, è strettamente interconnessa con la pianificazione e la tutela del territorio e la gestione della fauna selvatica e passa per misure di contenimento della 'dispersione' delle aree urbane, per misure di sostegno alle aree rurali affinché lì vi si mantengano vitalità e presenza.

Meglio sarebbe stato quindi, afferma la consigliera, prevedere ulteriori misure specifiche di abbattimento selettivo da parte del Corpo forestale (tra l'altro, usando munizioni con materiale composito evitando l'introduzione di altro piombo nell'ambiente) unicamente nelle aree della nostra regione di forte sofferenza dove la densità dei cinghiali è eccessiva e insostenibile per l'agricoltura. Nel contempo sarebbe stato utile avviare una formazione e un sostegno specifico per gli agricoltori, che rispetto alle mutate condizioni ormai non più considerabili come emergenza, non possono esimersi dall'installare recinzioni, dissuasori acustici e visivi, cani da guardia, protezioni elettriche a bassa intensità e altri presidi di difesa.

Auspicate poi anche misure di educazione dei cittadini alla convivenza con specie selvatiche, che tali devono rimanere.

(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)

(segue)



La consigliera regionale Ilaria Dal Zovo (M5S)