Lega: Bordin, legge elettorale per permettere a chi vince di governare
(ACON) Trieste, 29 ott - COM/RCM - "Sono otto le Regioni a
chiedere che i cittadini si possano pronunciare sulla legge
elettorale, questo è il dato politico sostanziale, sorprende
quindi come una certa parte politica si concentri solo su
un'integrazione puramente formale del quesito referendario".
A dirlo il capogruppo della Lega, Mauro Bordin, durante la
discussione, in Consiglio regionale, sulla deliberazione
integrativa del quesito del referendum abrogativo delle
disposizioni sull'attribuzione dei seggi con metodo proporzionale
in collegi plurinominali nell'elezione della Camera dei deputati
e del Senato della Repubblica.
"Si tratta - spiega Bordin - di un quesito che investe in modo
omogeneo il sistema elettorale di Camera e Senato, attraverso
l'abrogazione della parte proporzionale con conseguente
estensione del sistema maggioritario in collegi uninominali.
"Diciamo basta agli 'inciuci di Palazzo' attraverso una legge
elettorale che permetta a chi vince di governare ed evitare che
forze politiche contrapposte in campagna elettorale si ritrovino
poi ad amministrare insieme. Il cittadino vuole serietà e
chiarezza, non è possibile che il voto finisca a sostegno di una
posizione diversa, se non opposta, dall'intenzione dell'elettore.
Il risultato di domenica in Umbria - sottolinea l'esponente
leghista - è sotto gli occhi di tutti: questo Governo rappresenta
solo una piccola parte del Paese.
"Le polemiche del Partito democratico non solo sono inutili, ma
volte esclusivamente a strumentalizzare un tema su cui invece i
cittadini hanno diritto di potersi esprimere", conclude Bordin.