M5S: Dal Zovo, ennesima proposta sbagliata in materia di fauna selvatica
(ACON) Trieste, 29 ott - COM/CMC - "La proposta di legge
nazionale sulla prevenzione dei danni causati dalla fauna
selvatica non affronta la questione nel modo giusto e non
risolverà il problema. Anzi, se approvata in Parlamento,
rischierà di consentire l'abbattimento, su tutto il territorio
nazionale, anche in aree dove il problema non è presente".
Lo ha affermato in Aula la capogruppo del MoVimento 5 Stelle,
Ilaria Dal Zovo, durante la discussione sul testo presentato da
Forza Italia e approvato dal Consiglio regionale.
"Siamo all'ennesimo provvedimento sul tema ma, ancora una volta,
l'approccio non è corretto né lungimirante - ha dichiarato Dal
Zovo -. L'avvicinamento della fauna selvatica nelle aree urbane
dipende innanzitutto dalla continuità tra ambiente urbano e
naturale. Senza contare che non si tiene conto della necessità di
prevedere la presenza di predatori, come ad esempio il lupo, che
invece vengono il più possibile eliminati salvo poi lamentarsi
della proliferazione delle prede".
"Bisognerebbe legiferare sul tema con sguardo sistemico e sulla
base di evidenze scientifiche. Lo si sarebbe dovuto fare già
nella scorsa legislatura in occasione della norma
sull'eradicazione della nutria - ha ricordato la capogruppo M5S
-. Invece di rivolgersi sempre alla caccia, servirebbe una legge
organica sull'introduzione di specie invasive, come è stato per
il cinghiale ora tanto vituperato, e sulla conservazione della
biodiversità prevedendo metodi ecologici per il contenimento
delle specie, ma anche interventi contro l'abbandono del
territorio e momenti di educazione e informazione per migliorare
la consapevolezza dei cittadini in materia".
"Riteniamo necessario pensare il nostro territorio in maniera
diversa e invece, ancora una volta, si preferisce delegare ad
altri quello che dovrebbe fare la Regione - ha concluso Dal Zovo
-. Affrontare la questione semplicemente dando la possibilità di
sparare di più non risolverà il problema e obbligherà a occuparci
nuovamente in un futuro prossimo".