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Cr: ddl difesa boschi da incendi, relatrice di minoranza Da Giau (2)

30.10.2019
11:16
(ACON) Trieste, 30 ott - MPB - Per la relatrice di minoranza Chiara Da Giau (Pd) si tratta di un ddl di natura tecnica, fin troppo corposo se si considerano, da un lato, i margini limitati di manovra dettati dalla supremazia della legge nazionale 353 e, dall'altro, che la vera efficacia dell'attività antincendio e della sua gestione è rimandata a un successivo regolamento e al Piano regionale antincendio boschivo, anche se da Giau sottolinea positivamente l'estesa sezione dedicata alle definizioni e la fotografia che emerge dello stato di fatto della gestione degli incendi boschivi in regione, fatta eccezione per l'introduzione del concetto di "principio d'incendio" e dello strumento del "fuoco prescritto".

Per questo, secondo la relatrice, il testo poteva essere semplificato integrando le sue disposizioni nelle norme che regolano la gestione delle risorse boschive così come avviene in altre realtà regionali.

Consapevoli che l'articolato costituisce una sorta di indirizzo generale entro cui innestare l'operatività di Regolamento e Piano, abbiamo comunque ritenuto utile - spiega Da Giau - che potessero essere inserite alcune indicazioni per dare forma già a quella stessa operatività.

La nostra attenzione si è posata innanzi tutto sugli aspetti della formazione che abbiamo chiesto venga inserita come contenuto del Piano perché abbiamo rilevato la necessità di una forte professionalizzazione (anche pensata attraverso l'individuazione di due livelli e ruoli diversi) degli operatori volontari di cui gli stessi sentono il bisogno.

In tema di attribuzione di funzioni e competenze, all'articolo 4, abbiamo chiesto di citare esplicitamente il coinvolgimento del volontariato delle squadre comunali o di altre associazioni aventi simile finalità, di valutare l'introduzione di un tavolo tecnico riconosciuto e valorizzato che coinvolga anche la componente dei volontari, con il compito di esprimere valutazioni tecniche non vincolanti per l'amministrazione regionale sull'intera attività di antincendio boschivo che interessa il volontariato stesso e che almeno alcuni elementi chiave delle modalità di coordinamento ed interfaccia dei diversi soggetti implicati nell'attività antincendio siano tracciate in legge pur essendo poi oggetto di regolamento.

Altro suggerimento quello che, oltre alla definizione delle attività di previsione, prevenzione, monitoraggio degli incendi boschivi, sia esplicitamente citato all'articolo 5 il coinvolgimento a supporto di altri enti regionali in grado di offrire dati ed analisi per sviluppare, ad esempio, indici di rischio e carte di pericolosità o altri strumenti predittivi.

Riconoscendo all'assessore la disponibilità, fin dall'avvio dell'iter della norma, alla valutazione delle proposte citate, Da Giau ha infine ricordato che le soddisfacenti risposte ad ulteriori chiarimenti ottenute in Commissione hanno determinato il voto di astensione da parte del Pd; voto che - ha annunciato - potrà tradursi in pieno appoggio qualora siano accolti i suggerimenti avanzati.

(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)

(segue)



La consigliera regionale Chiara Da Giau (Pd)