Citt: Centis, istituire la Commissione consultiva per il friulano
(ACON) Trieste, 30 ott - COM/RCM - "Buone notizie per le
minoranze linguistiche del Friuli Venezia Giulia. Il Consiglio
regionale ha approvato una serie di disposizioni per la tutela e
la promozione di friulano, sloveno e tedesco andando a modificare
alcune specifiche leggi votate nelle scorse legislature".
IL commento è di Tiziano Centis, capogruppo dei Cittadini in
Consiglio regionale, che prosegue: "Garantire ancora per un anno
i contributi regionali alle associazioni storiche di tutela e
valorizzazione della lingua friulana senza constringerle a
partecipare a bandi pubblici è stata una decisione giusta. La
nostra Costituzione, lo ricordo, stabilisce (art. 6) che 'La
Repubblica italiana tutela con apposite norme le minoranze
linguistiche'. Non è un caso, infatti, se a difesa delle lingue
minoritarie presenti in tutto il territorio nazionale, il
Parlamento abbia declinato, con appositi atti normativi, che
anche il servizio pubblico proponga trasmissioni nelle varie
lingue minoritarie.
"In merito alla lingua friulana - ha aggiunto Centis - l'impianto
normativo previsto dalla proposta iniziale, avrebbe provocato uno
stravolgimento sostanziale e penalizzante, un declassamento di
quanti hanno contribuito con passione e professionalità a
mantenere elevato il nostro patrimonio linguistico.
"In V Commissione, sede di dibattito in merito al disegno di
legge n. 68, le poche associazioni presenti e coinvolte hanno
manifestato amarezza per la mancanza di tempo a disposizione per
leggere e verificare l'articolato; i documenti sono pervenuti
agli interessati soltanto il venerdì precedente il lunedì giorno
dell'audizione. Inoltre, ciò che è emerso in modo forte è che non
esiste un interlocutore unico rappresentativo per la lingua
friulana - fa presente il consigliere civico -, così come invece
avviene per la lingua slovena e tedesca. Tutto questo avrebbe
dovuto indurre la maggioranza a più attenzione, dando il giusto
tempo ai vari rappresentanti di partecipare e arricchendo di
contributi la stessa Commissione. Abbiamo assistito, invece, a
una presa di posizione di critica e di accusa per il metodo
adottato.
"Lo stralcio alla norma con la deroga di un anno - ha concluso
Centis - è stato invece l'occasione per approfondire insieme
quali siano gli strumenti per valorizzare la lingua friulana,
migliorare alcune eventuali criticità e porre le basi per
costituire l'auspicata Commissione regionale consultiva per la
minoranza linguistica friulana".