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OpenFVG: Honsell, per minoranze linguistiche disinteresse della Giunta

31.10.2019
15:56
(ACON) Trieste, 31 ott - COM/RCM - Furio Honsell, consigliere regionale di Open-Sinistra FVG, è stato il presentatore all'Aula di una dozzina di emendamenti al disegno di legge n. 68 che modifica le disposizioni normative riguardanti le minoranze linguistiche nella nostra regione.

"Si tratta di un provvedimento del tutto peggiorativo la situazione vigente - afferma Honsell -. Il sonoro e secco no a tutti gli emendamenti da me proposti denota un chiaro e preciso disinteresse, da parte di questa Giunta, verso tutti i soggetti che con le loro attività tutelano e promuovono le lingue minoritarie e le rispettive varianti nel territorio. Una volontà che veniva già anticipata dallo scarso anticipo con il quale è stata convocata, e poi modificata, la giornata delle audizioni oltretutto di soltanto alcuni dei soggetti interessati dalle modifiche del disegno di legge".

Continua Honsell: "Molto grave è stato il non volere riconoscere un ruolo esplicito all'Università del Friuli che avevo cercato di inserire in numerosi emendamenti, nemmeno per quanto concerne le competenze in glottodidattica. Altrettanto grave è stato il non riconoscimento di interventi specifici nel settore dell'editoria, in particolare nei confronti di Clape di Culture Patrie dal Friûl, Kappa Vu e Societât Sientifiche e Tecnologjiche Furlane.

"Un modesto successo - fa sapere l'esponente di opposizione - si è avuto con l'approvazione di due miei ordini del giorno: il primo che impegna la Giunta regionale a insistere presso il Governo e la Rai per l'attivazione di specifici spazi informativi in lingua friulana, e il secondo che la impegna a realizzare una Conferenza regionale generale delle lingue minoritarie per individuare un momento di confronto e condivisione di buone pratiche per la promozione e la tutela delle lingue minoritarie.

"Questa legge dimostra comunque che la Giunta Fedriga non ha consapevolezza del patrimonio plurilinguistico di cui dispone e ha abdicato completamente al fatto che la Regione è il soggetto politico, in assenza di uno Stato, che sostenga la lingua friulana".