OpenFVG: Honsell, per minoranze linguistiche disinteresse della Giunta
(ACON) Trieste, 31 ott - COM/RCM - Furio Honsell, consigliere
regionale di Open-Sinistra FVG, è stato il presentatore all'Aula
di una dozzina di emendamenti al disegno di legge n. 68 che
modifica le disposizioni normative riguardanti le minoranze
linguistiche nella nostra regione.
"Si tratta di un provvedimento del tutto peggiorativo la
situazione vigente - afferma Honsell -. Il sonoro e secco no a
tutti gli emendamenti da me proposti denota un chiaro e preciso
disinteresse, da parte di questa Giunta, verso tutti i soggetti
che con le loro attività tutelano e promuovono le lingue
minoritarie e le rispettive varianti nel territorio. Una volontà
che veniva già anticipata dallo scarso anticipo con il quale è
stata convocata, e poi modificata, la giornata delle audizioni
oltretutto di soltanto alcuni dei soggetti interessati dalle
modifiche del disegno di legge".
Continua Honsell: "Molto grave è stato il non volere riconoscere
un ruolo esplicito all'Università del Friuli che avevo cercato di
inserire in numerosi emendamenti, nemmeno per quanto concerne le
competenze in glottodidattica. Altrettanto grave è stato il non
riconoscimento di interventi specifici nel settore dell'editoria,
in particolare nei confronti di Clape di Culture Patrie dal
Friûl, Kappa Vu e Societât Sientifiche e Tecnologjiche Furlane.
"Un modesto successo - fa sapere l'esponente di opposizione - si
è avuto con l'approvazione di due miei ordini del giorno: il
primo che impegna la Giunta regionale a insistere presso il
Governo e la Rai per l'attivazione di specifici spazi informativi
in lingua friulana, e il secondo che la impegna a realizzare una
Conferenza regionale generale delle lingue minoritarie per
individuare un momento di confronto e condivisione di buone
pratiche per la promozione e la tutela delle lingue minoritarie.
"Questa legge dimostra comunque che la Giunta Fedriga non ha
consapevolezza del patrimonio plurilinguistico di cui dispone e
ha abdicato completamente al fatto che la Regione è il soggetto
politico, in assenza di uno Stato, che sostenga la lingua
friulana".