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Pd: Santoro, su riforma sanitaria estromesso il Consiglio regionale

31.10.2019
19:03
(ACON) Trieste, 31 ott - COM/RCM - "Siamo passati dalla chiusura del punto nascita di Palmanova per norma, a una sorta di legge delega che scarica alle Aziende sanitarie e agli atti della sola Giunta regionale tutte le scelte strategiche. Questa impostazione è pericolosa, sia perché non metterà il Consiglio regionale nelle condizioni di dare indirizzi chiari che poi dovranno essere attuati, sia perché si scaricheranno una serie di decisioni dall'organo legislativo ad atti aziendali della dirigenza e alla Giunta".

A dirlo è la consigliera regionale del Pd Mariagrazia Santoro, commentando la riforma sanitaria contenuta nel disegno di legge n. 70, illustrata in III Commissione dall'assessore alla Salute, Riccardo Riccardi.

"Non si comprende in quale modo verrà attuata questa legge, dal momento che viene tutto demandato ad atti successivi, dal numero dei centri di salute mentale alle caratterizzazioni dei diversi ospedali, dalla modalità di interazione tra i medici di base e gli altri professionisti alla definizione dei percorsi di promozione della salute e di prevenzione".

Inoltre, Santoro sottolinea "una questione non di poco conto, che riguarda i tempi di applicazione della riforma e dei principi generali in essa contenuti. Si parla spesso infatti di gradualità nell'attuazione delle varie previsioni, ma chi deciderà le priorità? Cosa viene prima e cosa dopo?

"Manca un ancoraggio e un rapporto con la riforma degli enti locali: perdere una simmetria organizzativa tra l'assetto della sanità e quello dei servizi dei Comuni rappresenta un forte passo indietro", conclude l'esponente dem.



La consigliera regionale del Pd Mariagrazia Santoro (foto Acon)