Lega: Budai, mozione per promuovere il ricordo di Hevrin Khalaf
(ACON) Trieste, 5 nov - COM/MPB - Promuovere il ricordo di
Hevrin Khalaf, donna coraggiosa, simbolo della lotta per la
libertà, per i diritti civili e contro ogni forma di violenza ed
estremismo. E' l'obiettivo della mozione presentata dal
consigliere della Lega, Alberto Budai, con il sostegno del suo
Gruppo.
"Il 12 ottobre, alcuni uomini delle milizie mercenarie arabe che
appoggiano l'offensiva turca, hanno ucciso barbaramente, con
soprusi e torture gravi e irriferibili Hevrin Khalaf, diffondendo
in seguito il video della sua esecuzione su internet.
Hevrin Khalaf - ricorda il consigliere della Lega - ha sempre
sostenuto la causa curda, tentando di creare una convivenza
pacifica con i cristiano-siriaci e gli arabi, intraprendendo dopo
la laurea in ingegneria civile la carriera politica nel Partito
del Futuro siriano proprio per difendere le minoranze e coltivare
il sogno di una Siria pacifica e multi-identitaria.
"Dal 2011 al 2017, secondo i dati forniti dal rapporto SNHR -
Syrian Network for Human Rights - sarebbero state uccise in Siria
24.746 donne, di cui 11.402 bambine; più di 8.000 donne, inoltre,
sarebbero scomparse o si troverebbero imprigionate. Le donne
verrebbero maggiormente colpite per lanciare un messaggio di
terrore, un avvertimento per l'intero popolo, spesso infatti
vengono stuprate e uccise davanti ai mariti e ai figli.
"Hevrin Khalaf - continua l'esponente leghista - combatteva per i
diritti di queste donne ed è per loro che è morta, sognando un
futuro migliore per il suo Paese e un dialogo pacifico fra curdi,
cristiani e arabi.
"Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite - aggiunge Budai -
ha espresso la più seria preoccupazione per le continue
sofferenze del popolo siriano, per la disastrosa situazione
umanitaria in peggioramento, per l'impatto negativo del
terrorismo e per l'effetto destabilizzante della crisi sulla
regione e al di fuori di essa.
"Il Segretario della Difesa degli Stati Uniti Mark Thomas Esper
ha inoltre ravvisato potenziali crimini di guerra da parte di
gruppi di forze armate irregolari sostenute dalla Turchia.
"Lo Statuto speciale della Regione autonoma pone la nostra
Comunità quale modello di convivenza pacifica di diverse
comunità. Il Friuli Venezia Giulia non può rimanere in silenzio
di fronte ad episodio tanto atroce", conclude Budai.