Pd: Iacop, riforma enti locali sbagliata, si ascoltino i sindaci
(ACON) Trieste, 5 nov - COM/RCM - "Il disegno di legge n. 71
non dà certezze, né offre ai Comuni soluzioni per risolvere i
diversi problemi. Questa riforma degli enti locali è sbagliata e
ora che anche i sindaci, attraverso gli organismi che li
rappresentano, hanno chiesto in modo unanime una serie di
modifiche, l'assessore Roberti metta in pratica l'ascolto di cui
abbiamo molto sentito parlare e mai abbiamo visto in concreto".
A dirlo è il consigliere regionale del Pd Franco Iacop, a margine
delle audizioni degli enti e associazioni rappresentanti dei
Comuni sul disegno di legge n. 71 sull'esercizio coordinato di
funzioni e servizi tra gli enti locali del Friuli Venezia Giulia.
"Fin da subito è parsa chiara una cosa: dietro alle parole
'dignità ai sindaci' e 'libertà ai territori', si cela una
confusa idea riassumibile nel concetto 'di tutto un po''. Si
potrebbe, per assurdo, fare una convenzione con un altro Comune
qualsiasi, anche agli antipodi della regione, non si capisce bene
per quale finalità. Su questo hanno chiesto chiarezza anche i
sindaci", fa presente Iacop, che poi cita i contenuti della
delibera del Consiglio delle autonomie locali sul provvedimento.
"I primi cittadini - scrive infatti l'esponente dem in una nota -
hanno chiesto unanimemente dei correttivi alla legge, come
l'introduzione di una soglia minima di Comuni e/o abitanti per la
costituzione delle Comunità, un sostegno economico per il loro
avvio, la valorizzazione della funzione di promozione e sviluppo
delle Comunità e infine il superamento dell'obbligatorietà delle
norme concernenti la governance, demandando la materia
all'autonomia statutaria degli enti.
"Insomma un chiaro segnale che denota come la promessa di libertà
non sia altro che 'libertà' per i Comuni più piccoli di restare
nella loro solitudine, o tutt'al più in una Comunità di piccoli
Comuni dove si moltiplicano i problemi".