VI Comm: audizione rettore Università di Trieste
(ACON) Trieste, 7 nov - MPB - Audito in VI Commissione,
presieduta da Giuseppe Sibau (Progetto FVG/Ar), il rettore
dell'Università di Trieste, Roberto Di Lenarda, in carica dal 1
agosto scorso, che ha illustrato punti di forza e di debolezza e
le principali strategie di sviluppo della nuova governance
dell'ateneo per il sessennio 2019-2025.
Università generalista, di media grandezza con circa 16 mila
studenti in corso, con una vocazione di forte presenza sul
territorio e una visione integrata tra ricerca, didattica e
trasferimento della conoscenza: l'ateneo di Trieste conta oltre
70 corsi di laurea e una offerta didattica che negli anni si sta
sviluppando in sinergia con quella dell'ateneo udinese,
investendo molto anche sulle lauree di secondo livello, sui
dottorati e sulle Scuole di Specializzazione soprattutto di area
medica (22) e odontoiatrica (3). E per il prossimo anno
accademico, oltre a rafforzare la didattica, punta ad attivare
una laurea triennale e una magistrale in Intelligenza artificiale
eventualmente in interateneo con Udine e un dottorato sullo
stesso tema in convenzione con SISSA.
E poi la formazione permanente, attraverso corsi di alta
formazione, master ed educazione continua professionale,
auspicabilmente con una forte integrazione fra discipline
scientifiche e umanistiche (ad esempio i corsi di
economia/filosofia). Quanto alla ricerca, se un dato di fatto è
il posizionamento dell'ateneo nei ranking nazionali e
internazionali nelle prime 8-10 università italiane, non si può
trascurare - ha evidenziato il rettore - un elemento di criticità
rappresentato dal regolamento interno della gestione progetti,
per cui la nuova governance punta a supportare la ricerca
attraverso semplificazioni procedurali, investimenti, gruppi
interuniversitari e sinergia con le varie realtà scientifiche e
con il tessuto produttivo del territorio.
"Dai progetti per i due dipartimenti di eccellenza di Units -
Scienze Mediche e Matematica e Geoscienze - ci aspettiamo
risultati e ricadute significative" - ha detto Di Lenarda
parlando anche dell'accordo quadro con Sissa e di quello con Area
Science Park in corso di definizione, mentre quello
internuversitario con Uniud è già in fase di implementazione e
applicazione, e inoltre si stanno ridefinendo progetti strategici
regionali (ad esempio Bionica) finora non realizzati.
L'organizzazione di Trieste Next, il coinvolgimento in ESOF2020
sono poi esempi di relazioni con il territorio con potenzialità
ulteriori da valorizzare mentre la volontà di incrementare i
rapporti con il mondo imprenditoriale e con le istituzioni
locali e nazionali trova conferma anche nella presenza, nel nuovo
cda di Units, di rappresentanti di Confindustria Pordenone,
Confindustria Udine e Fondazione Cassa di Risparmio Trieste, cui
si aggiunge l'Istituto scolastico regionale con l'obiettivo di
implementare la continuazione degli studi in ambito universitario
da parte dei diplomati.
Pur sempre ai primi posti per la percentuale di studenti
stranieri provenienti non solo dall'Europa e dai Paesi balcanici,
e con un alto numero di studenti Erasmus, Units registra un trend
di riduzione che la nuova governance intende bloccare aumentando
il numero dei corsi di laurea double degree e in lingua inglese.
In una situazione patrimoniale buona e in assenza di debiti,
l'Università di Trieste tuttavia patisce, come tutto il mondo
della ricerca e dell'alta formazione italiano, un significativo
sottofinanzamento sia in termini assoluti che di percentuale di
PIL; il supporto della Regione FVG è importante ed
auspicabilmente incrementabile - ha evidenziato il rettore -
prima di tutto in tema di edilizia e di sostegno all'alta
formazione e alla ricerca dottorale.
E proprio sulla situazione della gestione del patrimonio edilizio
e dell'utilizzo dei relativi stanziamenti si è soffermato Di
Lenarda definendola critica e parlando della ristrutturazione
dell'edificio di Economia che si protrae da 6 anni e dei circa 16
milioni di finanziamenti regionali a oggi bloccati. Tuttavia una
risorsa importante per l'ateneo e per la città - ha sottolineato
- è rappresentata dall'ex Ospedale militare e l'obiettivo è
riuscire ad estendere questa esperienza ad altri edifici della
città.
Quanto alle risorse umane, significativa la diminuzione dei
docenti: sono poco più di 600 mentre per l'offerta didattica
dell'ateneo dovrebbero essere 700; un decremento importante ha
subito anche il personale tecnico amministrativo.
Infine, di rilievo l'accreditamento ricevuto dall'ANVUR con il
punteggio più alto in Italia (insieme all'università di Trento) a
riconoscimento del sistema qualità di UNITS mentre un obiettivo
strategico della nuova governance è rappresentato dalla
definizione di un sistema di sostenibilità a 360 gradi, con
l'impegno a sviluppare una politica di responsabilità
distribuita, di crescita e valorizzazione delle competenze e
delle progettualità interne basato sulla riduzione delle rigidità
e sull'accelerazione dei processi decisionali e attuativi.
"Obiettivi che - ha concluso Di Lenarda - dovranno essere
percepibili anche dal Bilancio Sociale e dal Bilancio di genere
che ci impegnamo a redigere nei prossimi anni".
Dai consiglieri domande di approfomdimento: da Capozzella (M5S)
sulle strategie dell'ateneo in relazione ai dipartimenti di
eccelelnza; Russo (Pd) sull'internazionalizzazione e su una più
spinta integrazione tra Trieste, Udine, Sissa e parchi
scientifici presenti in FVG per una maggiore competitività;
Honsell (Open FVG) sull'apertura al territorio anche per
affrontare tematiche come salute pubblica e sostenibilità;
Calligaris (Lega) sulle criticità della situazione edilizia e
sulla sede decentrata di Gorizia; Ussai (M5S) sul protocollo
d'intesa Regione-Università, in relazione anche alla riforma
sanitaria.
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)