Cr: approvata mozione su emergenza climatica e ambientale (4)
(ACON) Trieste, 12 nov - RCM - Il nostro pianeta sta
attraversando una fase storica preoccupante, contraddistinta da
grandi mutamenti ambientali, che mostrano nei cambiamenti
climatici già in atto il rischio di una svolta irreversibile e
che impongono scelte urgenti non più rinviabili.
Questo l'incipit della mozione del Gruppo del Pd, presentata
all'Aula dal primo firmatario Nicola Conficoni, poi modificata
con un lavoro trasversale dei capigruppo dal titolo "Emergenza
climatica, ambientale e di biodiversità" che ha portato alla sua
approvazione con 42 sì e l'astensione del forzista Franco
Mattiussi.
I lavori, infatti, sono stati sospesi affinché i capigruppo e la
Giunta potessero ascoltare le richieste dei portavoce del
movimento giovanile Fridays for future del Friuli Venezia Giulia,
come richiesto dal consigliere Furio Honsell (OpenFVG), e
scrivere un documento che potesse essere condiviso da tutte le
forze politiche presenti in Aula, come suggerito da Ilaria Dal
Zovo (M5S), ma anche Francesco Russo (Pd) e Mauro Di Bert
(Progetto FVG/Ar).
A parlare a nome del movimento sono state Francesca Zampieri e
Carmen Avoledo. Da loro, la Presidenza del Consiglio, i
capigruppo e gli assessori Scoccimarro e Roberti hanno appreso le
preoccupazioni dei più giovani quanto allo stato di emergenza
climatica ed ecologica in cui si trova l'ambiente e come si debba
intervenire per salvare le bio-diversità. Noi siamo giovani e
subiremo le conseguenze di tutto questo - hanno detto le due
ragazze -, resta poco tempo per intervenire. I report che
arrivano sulla situazione sono disastrosi; alla fine ci troveremo
a combattere per l'acqua e per il cibo.
"Tutti si appellano alle leggi e agli impegni presi nel tempo -
hanno aggiunto -, ma non essendo vincolanti non sono neppure
attuati, bensì rinviati di anno in anno, di organismo in
organismo".
Le due ragazze hanno quindi chiesto maggiori interventi contro i
gas serra, i combustibili fossili, il consumo di suolo, mentre
vorrebbero più incentivi per i Comuni che aumentano il verde
pubblico, per chi crea corridoi ecologici in agricoltura, per chi
va verso la decarbonizzazione.
Come detto, dai capigruppo è nato un documento trasversale,
definito da tutti non un punto di arrivo ma di partenza, con cui
il Consiglio regionale ritiene che: devono essere promosse le
azioni necessarie compatibilmente con i livelli di competenza
propri, avendo il dovere morale di preservare il pianeta per le
generazioni future; è urgente intensificare gli sforzi volti a
ridurre le emissioni e la CO2; aria, acqua e biodiversità vanno
preservate per la loro importanza; per vincere questa sfida si
deve partire dalle realtà locali; anche in virtù dello slancio
giovanile, il Consiglio regionale è chiamato a intervenire con
azioni concrete per dare un segnale di interesse e azione.
Perciò, il Consiglio regionale dichiara che:
l'emergenza climatica, ambientale, ecologica e di biodiversità
deve essere affrontata con il massimo impegno politico e civile;
la politica locale deve mettere al centro della sua agenda i temi
ambientali e il cambiamento climatico;
il superamento dell'obiettivo di zero emissione nel 2050, è da
ritenersi insufficiente e incoerente con lo stato di emergenza
climatica, ambientale, ecologica e delle biodiversità, facendo
ogni sforzo per contenere l'aumento della temperatura globale
entro 1,5 °C e fissando un obiettivo di azzeramento delle
emissioni nette di gas climalteranti entro il 2030;
la massima priorità al contrasto al cambiamento climatico debba
garantire le necessità di base per la sopravvivenza e la
rigenerazione degli ecosistemi in Friuli Venezia Giulia;
si prosegua l'elaborazione del "Piano Regionale di Adattamento e
Mitigazione dei Cambiamenti Climatici", valutando l'inserimento
nel piano di almeno il 25% delle richieste da noi presentate in
data 25 settembre 2019;
la Regione Friuli Venezia Giulia si attivi affinché anche il
Governo italiano dichiari che l'emergenza climatica, ambientale,
ecologica e di biodiversità debba essere affrontata con il
massimo impegno politico e civile;
ci si adoperi nel contrasto all'emergenza climatica ed ecologica
secondo i seguenti principi:
a) giustizia climatica: i costi della transizione non devono
gravare sulle fasce più deboli della popolazione. Il costo della
transizione deve gravare soprattutto su chi ha causato
maggiormente i danni ambientali; la Regione si impegna a promuove
azioni per la riqualificazione dei lavoratori attualmente
impegnati in settori incompatibili con la transizione;
b) democrazia partecipativa: la Regione riconosce l'importanza
del coinvolgimento di tutta la comunità regionale, a partire da
tutte le associazioni ambientaliste e dal movimento Fridays For
Future attraverso un tavolo di confronto a cadenza periodica,
specialmente per discutere i punti del documento consegnato a
tutti i rappresentanti di tutti i partiti in data 25 settembre
2019;
c) trasparenza: la Regione si impegna a pubblicare rapporti
periodici sui progressi fatti nella riduzione delle emissioni e
nella risoluzione delle criticità ambientali.
Infine, il Consiglio dichiara che i cittadini del Friuli Venezia
Giulia devono essere informati attraverso i mezzi di
comunicazione regionali circa le tematiche presenti e future
dovute ai cambiamenti climatici.
L'assessore Scoccimarro si è detto da subito favorevole al
documento, anche perché - ha fatto presente - si tratta di un
atteggiamento che la Giunta sta già adottando attraverso progetti
per le scuole, intanto presso le materne e le elementari, ma
presto saranno coinvolti ogni ordine e grado, piuttosto che
puntando al "plastic free". I cambiamenti climatici ci sono
sempre stati, ma oggi l'uomo ci sta mettendo del suo e dunque le
istituzioni devono intervenire. Perché se è giusto dire il
venerdì: "Vogliamo un mondo più pulito", poi il lunedì bisogna
declinarlo in azioni concrete, in accordo con le aziende per
poter ottenere questo risultato. Diversi gli incentivi per
agevolare la transizione, tra cui i contributi per le auto
ecologiche ma anche per le bicilette e non solo quelle
elettriche. Non norme sanzionatorie, dunque, ma azioni di buone
pratiche e contributi incentivanti.
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)
(segue)