Cr: ddl 71 riforma enti locali, relatore minoranza Russo (4)
(ACON) Trieste, 13 nov - RCM - Il primo relatore di minoranza,
Francesco Russo (Pd), ha definito un muro di gomma la
disponibilità affermata dall'assessore Roberti ad ascoltare
suggerimenti dell'opposizione in merito alla riforma degli enti
locali collegata al disegno di legge n. 71. Non è questo il
metodo per avere un testo condiviso - ha detto -, con il
risultato di una legge vuota, che non aiuta gli enti locali né
per l'espletamento dei normali servizi né per le politiche di
sviluppo locale: nessuna risposta vera all'urgenza dei Comuni in
materia di personale e segretari, e nessuna certezza che si
creino collaborazioni intercomunali.
Per Russo, "il convitato di pietra che vede un suo embrione negli
enti di decentramento amministrativo è la restaurazione dell'ente
elettivo di area vasta, le vecchie Province abolite solo qualche
anno fa con il voto unanime del Consiglio regionale, senza avere
ancora una minima idea di cosa faranno se non la gestione
dell'edilizia scolastica della scuola superiore e forse lo
sfalcio di qualche strada.
"La nostra visione è quella che le funzioni di pianificazione
sovracomunale e di area vasta spettino ai Comuni in forma
associata o comunque attraverso strumenti aggregativi. Il
centrodestra, invece, non vuole che siano i Comuni ad avere
questo ruolo, ma pensa al futuro ritorno delle Province per
svolgere queste funzioni. Eliminare le concertazioni di area
vasta con la Regione, costringendo i sindaci ad arrivare da ogni
singolo assessore con il cappello in mano, significa porre un
forte freno allo sviluppo coordinato del territorio e annullare
ogni possibilità di creare una visione comune".
Per l'esponente dem è una politica delle poltrone, "laddove alle
neonate Comunità si impone di avere un Comitato esecutivo, una
Giunta insomma, con presidente e assessori che possono anche
essere presi fuori dai Consigli e dalle Giunte comunali degli
enti componenti la Comunità, naturalmente con relativa indennità".
Per il sistema degli enti locali, per Russo sembrerebbe da ultimo
più logico guardare alla grandezza degli enti come
rappresentanza, o in alternativa lasciare loro la scelta nello
statuto, invece si obbliga i Comuni al sistema "una testa un
voto".
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)
(segue)