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Cr: ddl 71 riforma enti locali, relatore minoranza Russo (4)

13.11.2019
11:53
(ACON) Trieste, 13 nov - RCM - Il primo relatore di minoranza, Francesco Russo (Pd), ha definito un muro di gomma la disponibilità affermata dall'assessore Roberti ad ascoltare suggerimenti dell'opposizione in merito alla riforma degli enti locali collegata al disegno di legge n. 71. Non è questo il metodo per avere un testo condiviso - ha detto -, con il risultato di una legge vuota, che non aiuta gli enti locali né per l'espletamento dei normali servizi né per le politiche di sviluppo locale: nessuna risposta vera all'urgenza dei Comuni in materia di personale e segretari, e nessuna certezza che si creino collaborazioni intercomunali.

Per Russo, "il convitato di pietra che vede un suo embrione negli enti di decentramento amministrativo è la restaurazione dell'ente elettivo di area vasta, le vecchie Province abolite solo qualche anno fa con il voto unanime del Consiglio regionale, senza avere ancora una minima idea di cosa faranno se non la gestione dell'edilizia scolastica della scuola superiore e forse lo sfalcio di qualche strada.

"La nostra visione è quella che le funzioni di pianificazione sovracomunale e di area vasta spettino ai Comuni in forma associata o comunque attraverso strumenti aggregativi. Il centrodestra, invece, non vuole che siano i Comuni ad avere questo ruolo, ma pensa al futuro ritorno delle Province per svolgere queste funzioni. Eliminare le concertazioni di area vasta con la Regione, costringendo i sindaci ad arrivare da ogni singolo assessore con il cappello in mano, significa porre un forte freno allo sviluppo coordinato del territorio e annullare ogni possibilità di creare una visione comune".

Per l'esponente dem è una politica delle poltrone, "laddove alle neonate Comunità si impone di avere un Comitato esecutivo, una Giunta insomma, con presidente e assessori che possono anche essere presi fuori dai Consigli e dalle Giunte comunali degli enti componenti la Comunità, naturalmente con relativa indennità".

Per il sistema degli enti locali, per Russo sembrerebbe da ultimo più logico guardare alla grandezza degli enti come rappresentanza, o in alternativa lasciare loro la scelta nello statuto, invece si obbliga i Comuni al sistema "una testa un voto".

(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)

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Il consigliere regionale del Pd, Francesco Russo (foto Acon)