Cr: ddl 71 riforma enti locali, repliche Giunta, fine lavori (10)
(ACON) Trieste, 13 nov - RCM - Con le parole dell'assessore
Pierpaolo Roberti e del presidente della Regione, Massimiliano
Fedriga, anche la seconda giornata di lavori d'Aula è terminata.
Riprenderà domani mattina alle 10.00 - ha ricordato il presidente
Zanin -, con l'esame dell'articolato del disegno di legge n. 71.
In merito al provvedimento, Roberti ha ribadito che è sempre
stata in programma la ricostruzione delle Province, di cui l'ente
di decentramento oggi è una bozza di ciò che sarà, ma la
trasformazione avverrà senza fretta.
Ha quindi rispiegato in cosa consista la differenza tra le
nascenti Comunità e le Unioni territoriali, e in cosa si
caratterizzi l'obbligatorietà di quelle di montagna, quali
funzioni queste ultime svolgeranno insieme alle pochissime
ereditate dalle Comunità montane.
Questo provvedimento - ha detto per l'ennesima volta - è lo
strumento che consentirà al sindaco di un Comune se continuare a
fare da solo o investire in una Comunità.
Per il presidente Fedriga, si tratta di una vera e propria
riforma delle autonomie locali il cui successo non si vedrà da
quante Comunità si formeranno, ma dall'aver ridato dignità ai
Comuni e fiducia ai sindaci. "Io non impongo nulla, ma lascio le
responsabilità ai singoli Comuni. La Regione deve dare solo gli
strumenti e fidarsi che ogni sindaco operi per il bene della
propria collettività", ha chiosato facendo chiudere la seduta.
(foto su www.consigio.regione.fvg.it; immagini alle tv)
(fine)
Il presidente Fedriga e l'assessore Roberti in chiusura di seduta (foto Acon)
Il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga (foto Aula)