Lega: Bordin, riformare gli enti locali per normalizzare il sistema
(ACON) Trieste, 13 nov - COM/CMC - "Il nostro obiettivo è di
normalizzare il sistema, di riportare equilibrio e ordine a un
contesto devastato dalla legge regionale 26/2014".
Lo ha affermato il capogruppo della Lega, Mauro Bordin, in Aula
durante la discussione sul disegno di legge n. 71 "Esercizio
coordinato di funzioni e servizi tra gli enti locali del Friuli
Venezia Giulia e istituzione degli enti regionali di
decentramento amministrativo".
"Partiamo da una situazione di difficoltà - ha proseguito -, con
i nostri Comuni che sono impossibilitati a erogare servizi ai
cittadini e l'abolizione delle Province senza aver trovato un
soggetto capace di riproporre servizi adeguati.
"Questa riforma - ha spiegato Bordin - vuole riportare ordine e
armonizzare un sistema che sta crollando, rimettendo i Comuni al
centro del sistema e dando loro autonomia di personale, di
risorse e di logistica. I Comuni sono stati lasciati ai margini
del sistema delle autonomie locali, mentre noi vogliamo dare ai
sindaci l'opportunità di programmare il futuro e lo sviluppo del
loro territorio senza coercizione alcuna.
"Ogni Comune e ogni territorio - ha affermato - ha le proprie
peculiarità. La semplicità spesso è la base della corretta
gestione della cosa pubblica, un sistema in cui ognuno sappia
cosa deve fare, in maniera condivisa. La riforma è stata pensata
e discussa, senza essere stata calata dall'alto, dall'assessore
Roberti che ha scelto un percorso di totale condivisione con i
soggetti interessati.
"Abbiamo un apparato regionale di 3.800 dipendenti con servizi
che non sono più efficienti. E' necessario ritornare indietro,
piaccia o meno. Vogliamo una Regione - ha continuato Bordin -
che abbia meno dipendenti e funzioni, ma che si occupi della
pianificazione e dello sviluppo socioeconomico e non di piccoli
contributi o sfalci d'erba. Si tratta di riaffermare il ruolo
della Regione da una parte e dei Comuni dall'altra.
"I cittadini, le imprese e le associazioni - ha concluso - hanno
il diritto di servirsi di un apparato che fornisca risposte
chiare, senza margine di dubbio. Stiamo ricostruendo un sistema
dalle fondamenta che consenta alle autonomie locali di essere
efficienti".