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M5S: Capozzella, riforma enti locali povera, Comunità superflue

14.11.2019
21:40
(ACON) Trieste, 14 nov - COM/RCM - "Abbiamo cercato, con le nostre proposte, di dare corpo alle Comunità introdotte dal disegno di legge n. 71. Purtroppo, però, è stato uno sforzo vano e alla fine ne verrà fuori una normativa povera e poco incisiva".

Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Mauro Capozzella, relatore di minoranza della riforma degli enti locali.

"I nostri emendamenti, respinti dalla maggioranza e dalla Giunta, intendevano dare una struttura alle Comunità - spiega Capozzella -. Abbiamo proposto di dare loro un senso, prevedendo almeno tre funzioni da svolgere assieme. Invece il centrodestra ha voluto mantenere l'impostazione iniziale, impoverendo questi strumenti.

"La legge afferma che le fusioni tra Comuni costituiscono 'lo sviluppo dei processi di collaborazione istituzionale', ma nulla in questa riforma porta davvero a questo risultato - sostiene l'esponente del M5S -. La nostra proposta era quella di avviare il processo di fusione dopo 5 anni di gestione comune di funzioni attraverso la Comunità, ma anche in questo caso la risposta è stata negativa, rendendo di fatto la possibilità delle fusioni un corpo estraneo rispetto alla legge.

"Le Comunità non servono a nulla, visto che anche laddove sono obbligatorie, come nel caso della montagna, non escludono che i Comuni possano gestire le funzioni con altri enti locali attraverso una convenzione - aggiunge il consigliere regionale -. Il dubbio che sia un'operazione per moltiplicare le poltrone è forte. Oltretutto per una stessa funzione ci si dovrà interfacciare con tre o quattro uffici tra Regione, Comunità e Comune, senza contare il livello nazionale e comunitario.

"Ci si riempie troppo spesso la bocca con la semplificazione - conclude Capozzella -, ma qui si finisce invece per sconvolgere la vita dei cittadini".



Il consigliere regionale del M5S Mauro Capozzella in Aula (foto Acon)