News


Cr: incontro sulle problematiche del settore edile (1)

15.11.2019
18:05
(ACON) Trieste, 15 nov - RCM - Nell'ambito degli incontri con i settori maggiormente in crisi in termini di personale e di prospettive, sollecitati dal presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, di concerto con la presidenza, i capigruppo e i presidenti di Commissione, all'appuntamento è stato chiamato anche il comparto edile.

Dai rappresentati delle organizzazioni sindacali si è così appreso che c'è il concreto rischio di una nuova crisi del settore, anche peggiore di quella registrata dal 2008 al 2016, a cui è seguita una piccola ripresa con il recupero di circa 1.000 occupati (nel 2008 erano 14.250, scesi a 7.500 nel 2016 e ora sono 8.650) ma destinata ad essere solo temporanea, "causa le irregolarità negli appalti e il crescente dumping contrattuale che penalizza lavoratori e aziende virtuose", hanno spiegato Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Fenea-Uil.

Emiliano Giareghi (Fillea) ha parlato di centralità dell'edilizia nel rilancio del territorio e della competitività delle aziende, poiché è rappresentato anche il settore legno, tra quelli che più caratterizzano la realtà industriale e artigianale del Friuli Venezia Giulia. Le aziende, negli ultimi mesi, stanno utilizzando anche troppo gli ammortizzatori sociali e l'economia si sta rifermando. La Regione - ha pungolato Giareghi - sblocchi ciò che è di sua competenza e si faccia portavoce presso il Governo per ciò che non lo è.

Le richieste avanzate dai sindacati sono state, infatti, di provvedimenti di sostegno e stimolo sia all'edilizia privata sia dei lavori pubblici; di salvaguardia dell'imprenditoria locale e di prevenzione degli infortuni attraverso una verifica rigorosa dell'idoneità tecnico-professionale delle imprese coinvolte negli appalti pubblici, ma anche con controlli da parte delle Aziende sanitarie. Tutte rivendicazioni portate avanti anche a livello nazionale - hanno spiegato -, si veda il ripristino del Durc trimestrale di cantiere, l'obbligo di iscrizione alla cassa edile, la patente a punti sul rispetto delle norme antinfortunistiche.

E non mancano obiettivi come il rilancio delle grandi opere quale leva per il rilancio delle costruzioni; la prosecuzione delle opere di prevenzione dei disastri ambientali nelle zone più a rischio; la messa in sicurezza e la riqualificazione del patrimonio esistente; bene aver voluto la realizzazione della terza corsia della A4, ma non da meno è prioritaria la realizzazione dell'autostrada Gemona-Sequals, dando seguito allo studio di fattibilità commissionato nel 2011 ma poi accantonato, quando sarebbe una fondamentale commessione da e per l'Austria; la riqualificazione della strada statale 52 Carnica e della variante di Tolmezzo; più efficienti collegamenti gomma-rotaia.

Luciano Bettin (Filca) ha detto che serve una programmazione a lungo termine e di punti di interesse su cui richiamare la Regione sono molti, tra cui la regolarità contributiva nell'edilizia piuttosto che lo studio di una normativa che sia più stringente ma non provochi, come conseguenza, appalti che dopo pochi giorni subiscono ricorsi e la sospensione dei lavori, come accaduto al cantiere dell'ospedale triestino di Cattinara.

Massimo Minen (Feneal) ha evidenziato la questione del recupero delle aree industriali abbandonate, soprattutto in montagna, ma ha anche reso noto che tutte le aziende friulane che facevano strade sono fallite, causa appalti che non riescono a impedire che a vincere siano realtà che poi non ce la fanno a portare a termine i progetti.

La situazione è drammatica e imprese e lavoratori sono sulla stessa barca, ha detto Fabio Millevoi, direttore dell'associazione nazionale costruttori edili (Ance) del FVG. In una decina d'anni, sono state perse 1.200 aziende su 3.000, e i lavoratori persi salgono da 7.000 a 10.000 se si contano anche quelli della parte amministrativa e di progettazione. Ma è una situazione anche surreale - ha aggiunto - perché, sulla base dei dati veicolari dalla Regione, ci sono 900 milioni di euro e ogni milione di euro investito in costruzioni crea 15 posti di lavoro e determina un indotto fiscale per la Regione di 180mila euro.

Da Ance, in accordo con i sindacati, è stata fatta la proposta che, nel momento in cui un Comune è impossibilitato a realizzare un'opera pubblica non ci si limiti ad aiutarlo con la formazione di un funzionario, ma sia individuata una struttura che, a fronte della richiesta del Comune, gestisca tutta l'operazione, dalla progettazione all'appalto e alla contabilizzazione. Ma se il Comune non rispetta le scadenze, tale struttura lo sostituisce automaticamente. Altrimenti le imprese continueranno a fallire. Abbiamo chiesto poi - così ancora Millevoi - che anche per i lavori privati e non solo per i lavori pubblici, siano condivisi con la Regione parametri di congruità sotto l'aspetto operativo, tecnico e finanziario, con una iscrizione seria in cassa edile.

Il presidente Zanin ha, quindi, ricordato le norme che saranno esaminate dal Consiglio regionale con cui si cercherà di dare attuazione agli strumenti di sviluppo e di sostegno al comparto della produzione, in primis "Sviluppoimpresa" dell'assessore Bini, ma anche "Semplifica" dell'assessore Callari che ha l'obiettivo di semplificare appunto i passaggi burocratici per le aziende, e quella che sta studiano l'assessore Pizzimenti di creazione di un sistema degli appalti alla stregua del Trentino-Alto Adige. Ma una mano arriverà anche dalla legge, approvata ieri, di istituzione degli enti di decentramento regionale e la possibilità di utilizzare la Centrale unica di committenza.

E' un modello economico trasversale Stato/Regione/Comuni che può rimettere in moto l'edilizia - ha proseguito - e ciò che vi sta intorno, come la carpenteria e il settore legno, ed è quel modello che ha consentito di utilizzare circa 120 dei 360 milioni stanziati da Governo e Regione per far fronte ai danni della tempesta Vaia, dove intanto c'è stato un po' di respiro per le piccole e medie realtà, per andare entro i prossimi due anni a utilizzare tutta la somma stanziata.

(foto su www.comsiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)

(segue)



L'incontro con il settore edile (foto Acon)
I rappresentanti sindacali del settore edile, parla Giareghi (foto Acon)
I sindacati e il direttore Millevoi, a destra (foto Acon)