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Pd: Santoro-Cosolini, pochi fondi per interventi privati

15.11.2019
18:19
(ACON) Trieste, 15 nov - COM/RCM - "Questo sia il primo di molti altri incontri nei quali le esigenze del comparto possano interfacciarsi con il lavoro dei legislatori, per aggiornare e approfondire nel concreto le misure più utili a un settore in grande sofferenza".

E' l'auspicio formulato dalla consigliera regionale Mariagrazia Santoro (Pd) al termine dell'incontro che si è tenuto a Trieste, in Consiglio regionale, con le rappresentanze sindacali dei lavoratori dell'edilizia e con le associazioni di categoria dei costruttori, cui ha partecipato anche il consigliere Roberto Cosolini.

La consigliera dem ha in primo luogo evidenziato "un problema di rapporto della Regione con lo Stato in merito a opere quali la velocizzazione della linea ferroviaria Trieste-Venezia sulla quale ci sono 1,8 miliardi di euro, la strada statale 52 bis Carnica sulla quale nel 2017 sono stati allocati 63 milioni che devono essere realmente impiegati e non andare ad allungare la lista delle opere bloccate, o il completamento della Sacile-Gemona, su cui non c'è per ora alcuna garanzia per le risorse necessarie al prolungamento della tratta".

Riguardo la gestione dei lavori pubblici della Regione, per la Santoro "non serve un accentramento, perché non ci sarà mai una centrale appaltante in grado di raggiungere i cantieri più piccoli e periferici. E' importante dare supporti - ha puntualizzato - non figure sostitutive", aggiungendo che "manca il personale tecnico che realizzi le opere pubbliche, che è da assumere".

La consigliera ha quindi parlato degli investimenti privati, indicando che "nelle ultime leggi di valenza finanziaria di questa legislatura, al riuso è stato dato zero e così pure alla demolizione dei capannoni. Pochi sono anche i fondi regionali per le progettazioni, laddove solo la buona progettazione di un'opera pubblica crea una buona filiera". Per la Santoro, "si devono incrociare i bisogni dei nostri imprenditori, che non chiedono assenza di regole, ma regole chiare", mentre "è anche necessario che le associazioni di categoria si responsabilizzino: la reputazione torni a essere un elemento di scelta. Un punto questo su cui Ance e sindacati possono fare un patto".

Cosolini ha rilevato che le richieste portate all'attenzione del Consiglio regionale sono "ragionevoli e condivisibili", sottolineando che "bisogna accelerare la partita delle grandi infrastrutture, dato che sul nostro territorio non ci sono opere che scatenano polemiche, ma in primo luogo nodi di collegamento ferroviario, sostenibili e da cantierare il prima possibile".

Evidenziando che "l'edilizia pubblica ha una responsabilità molto importante", Cosolini ha pure constatato che "troppo spesso ci capita di riesumare finanziamenti dati anni parecchi anni prima e mai spesi, procedendo di proroga in proroga. Una parte importante delle risorse che si stanno impiegando sul nostro territorio - ha indicato il consigliere dem - riguarda l'ammodernamento delle reti di acqua e gas. Sono grandi investimenti che durano anni e sul cui impiego bisogna verificare se sia possibile esercitare una sorta di moral suasion da parte della mano pubblica.

"Le vicende di questi giorni - ha concluso Cosolini - dimostrano che gli investimenti per la tutela del territorio sono una delle grandi partite per il mantenimento della qualità della vita nei prossimi anni".



La Santoro e Cosolini (Pd) all'incontro con il settore edile (foto Acon)