Citt: Centis, riforma enti locali ruba ruolo ai Comuni
(ACON) Trieste, 16 nov - COM/RCM - Legge di riforma degli enti
locali del Friuli Venezia Giulia: Tiziano Centis, capogruppo dei
Cittadini e relatore di minoranza della legge, critica aspramente
il nuovo impianto, che a suo modo di vedere "toglie ai Comuni il
ruolo da protagonisti dello sviluppo del territorio per favorire
la restaurazione delle nuove Province".
"Il centrodestra regionale - afferma Centis - vuole un assetto in
cui i Comuni non devono occuparsi di temi di area vasta, ma
limitarsi allo stretto svolgimento delle funzioni comunali e il
loro eventuale associarsi non può avere altro orizzonte che
l'esercizio condiviso delle funzioni che già gli competono. In
sostanza, ciò significa abbandonare radicalmente l'idea che il
riordino territoriale tanto invocato nella nostra regione possa
fare perno sui Comuni.
"Lo scopo è riportare i Comuni nell'alveo delle loro competenze
in senso stretto per riguadagnare lo spazio ad un nuovo livello
di governo, quello anticipato dall'istituzione degli enti
regionali di decentramento amministrativo, a oggi generati per
svolgere le funzioni dell'edilizia scolastica, ma che in realtà
sono solo un primo passo per la reintroduzione delle Province:
enti inutili e costosi - prosegue l'esponente dei civici - dei
quali nessuno sente la mancanza".
E sulle Comunità, la nuova forma associativa proposta nella
legge, Centis sottolinea che "come sono state disegnate saranno
un flop, perché non portano vantaggi maggiori a quelli delle già
esistenti e più snelle convenzioni: strumenti ampiamente usati
dai Comuni per condividere tra loro la realizzazione di alcuni
servizi".
Come già affermato in Aula, Centis ribadisce che "per un
equilibrato sviluppo dell'intero territorio, il migliore assetto
istituzionale della regione debba fondarsi su due pilastri:
Regione e Comuni e che a questi ultimi debba essere assegnato un
ruolo da protagonisti, non solo quali erogatori di servizi ma
come principali agenti dello sviluppo delle aree mandamentali in
cui è suddiviso storicamente il Friuli Vednezia Giulia".