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FI: Piccin, la riforma sanitaria non si configura come "legge delega"

19.11.2019
19:49
(ACON) Trieste, 19 nov - COM/MPB - "La riforma sanitaria e sociosanitaria non si configura come una "legge delega" alla Giunta regionale, come hanno continuato a sostenere le opposizioni: prova ne è che, nell'individuare le linee guida per l'attuazione dell'assistenza sociosanitaria, l'esecutivo regionale dovrà informare la Commissione consiliare competente".

È quanto osserva la consigliera regionale Mara Piccin (Forza Italia), componente della III Commissione consiliare, che ha preso in esame il ddl 70.

Piccin ha aggiunto la sua firma a un emendamento all'articolo 12 ("Disposizioni per l'attuazione dell'assistenza sociosanitaria") proposto da Ussai e Dal Zovo (M5s). "Lo stesso Ussai - continua Piccin - ha parlato, in Commissione, di "censura del dibattito" circa la stesura di questo ddl e, in generale, l'opposizione lamenta la mancanza di coinvolgimento. A parte il fatto che tra gli intenti dichiarati di questa riforma c'è proprio quella di lasciare alla politica soltanto l'indicazione di linee guida, demandando ai dirigenti la responsabilità della gestione del settore, l'impegno a prevedere il coinvolgimento del Consiglio regionale su alcune materie è già dimostrato. Per esempio, in virtù dell'emendamento all'articolo 12, la Giunta informerà la Commissione prima di deliberare le linee guida sulla presa in carico integrata, sull'accesso unitario alla rete dei servizi, sulla valutazione multidimensionale dei bisogni, sui progetti personalizzati e sui relativi monitoraggi e valutazioni, sul partenariato pubblico-privato sociale e sulle sperimentazioni di progettualità".

"Inoltre, nell'approvare il cronoprogramma per l'adozione di queste linee guida, la Giunta coinvolgerà soggetti pubblici, privati e del privato sociale - conclude Piccin - per la programmazione e gestione dei servizi".



La consigliera regionale di FI Mara Piccin durante l'esame del ddl n. 70 (Foto Acon)