FI: Piccin, la riforma sanitaria non si configura come "legge delega"
(ACON) Trieste, 19 nov - COM/MPB - "La riforma sanitaria e
sociosanitaria non si configura come una "legge delega" alla
Giunta regionale, come hanno continuato a sostenere le
opposizioni: prova ne è che, nell'individuare le linee guida per
l'attuazione dell'assistenza sociosanitaria, l'esecutivo
regionale dovrà informare la Commissione consiliare competente".
È quanto osserva la consigliera regionale Mara Piccin (Forza
Italia), componente della III Commissione consiliare, che ha
preso in esame il ddl 70.
Piccin ha aggiunto la sua firma a un emendamento all'articolo 12
("Disposizioni per l'attuazione dell'assistenza sociosanitaria")
proposto da Ussai e Dal Zovo (M5s).
"Lo stesso Ussai - continua Piccin - ha parlato, in Commissione,
di "censura del dibattito" circa la stesura di questo ddl e, in
generale, l'opposizione lamenta la mancanza di coinvolgimento. A
parte il fatto che tra gli intenti dichiarati di questa riforma
c'è proprio quella di lasciare alla politica soltanto
l'indicazione di linee guida, demandando ai dirigenti la
responsabilità della gestione del settore, l'impegno a prevedere
il coinvolgimento del Consiglio regionale su alcune materie è già
dimostrato. Per esempio, in virtù dell'emendamento all'articolo
12, la Giunta informerà la Commissione prima di deliberare le
linee guida sulla presa in carico integrata, sull'accesso
unitario alla rete dei servizi, sulla valutazione
multidimensionale dei bisogni, sui progetti personalizzati e sui
relativi monitoraggi e valutazioni, sul partenariato
pubblico-privato sociale e sulle sperimentazioni di
progettualità".
"Inoltre, nell'approvare il cronoprogramma per l'adozione di
queste linee guida, la Giunta coinvolgerà soggetti pubblici,
privati e del privato sociale - conclude Piccin - per la
programmazione e gestione dei servizi".