Pd: Santoro, sanità, riforma priva di risposte per i cittadini
(ACON) Trieste, 19 nov - COM/MPB - "Questa legge di riforma non
solo è una contraddizione in termini perché a fronte di finalità
generali, è priva di risposte ai bisogni ed esigenze dei
cittadini: pronto soccorso, liste d'attesa e malattie croniche".
A dirlo è la consigliera regionale del Pd, Mariagrazia Santoro
commentando la riforma sanitaria della Giunta Fedriga, (ddl 70)
oggi in discussione in III Commissione Salute.
"La Giunta Fedriga non sapendo da dove partire e dove arrivare,
ha deciso di proporre una sorta di legge delega molto generale e
ampia, lasciando mani libere all'esecutivo e direttori delle
Aziende nelle scelte concrete senza paletti. Questa impostazione
è pericolosa anche perché non metterà il Consiglio regionale
nelle condizioni di dare indirizzi chiari che poi dovranno essere
attuati, come la riduzione del numero dei reparti, dei distretti
o dei centri di salute mentale o delle dipendenze".
Altro dato rilevante, secondo Santoro, "riguarda la sostenibilità
economica del sistema: non si capisce dove e come si trovino le
risorse, o dove e come si riducono i costi. E ad appesantire la
situazione c'è l'ormai nota carenza di personale. Mancano poi
riferimenti precisi e strumenti di promozione per la medicina
d'iniziativa, anche se il parziale ripensamento sui Cap è
comunque un segnale positivo. Preoccupa inoltre, l'apertura senza
limiti al privato che rischia di mangiarsi boccone dopo boccone
il pubblico".
Infine, conclude, "resta un punto interrogativo: che ne sarà dei
presidi ospedalieri per la salute di Maniago, Sacile, Cividale
del Friuli e Gemona del Friuli, che non vengono più nominati?".