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FI: Piccin, il Governo giallorosso ignora emergenza fauna selvatica

29.11.2019
14:01
(ACON) Trieste, 29 nov - COM/CMC - "La maggioranza giallorossa al governo dell'Italia è senza vergogna: ha stoppato una norma per il contrasto della fauna selvatica, vedremo se avrà il coraggio di snobbare anche la proposta di legge nazionale sul tema a mia prima firma, approvata dal Consiglio regionale, considerando che è stata votata a favore anche da gran parte del Pd".

Lo afferma la consigliera regionale Mara Piccin (Forza Italia), commentando quanto emerso dalla Commissione Agricoltura della Camera dei deputati.

"Dopo un anno e mezzo di lavoro nella Commissione Agricoltura - continua Piccin -, come ha riferito il deputato forzista Raffaele Nevi, il Movimento 5 Stelle insieme con Partito democratico e Italia Viva giovedì ha stralciato, con una votazione a maggioranza, una norma molto attesa dal mondo agricolo che era inserita nel ddl semplificazione, mirata al contrasto della proliferazione della fauna selvatica, causa ormai riconosciuta di sempre maggiori danni alle coltivazioni. Un comportamento assurdo e vergognoso, se si considera che il ministro Bellanova e tutto il M5s avevano promesso, anche recentemente sul palco di una manifestazione della Coldiretti, che avrebbero dato un segnale legislativo proprio con questo provvedimento".

Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato a larga maggioranza la proposta di legge nazionale 9, "Norme in materia di prevenzione dei danni causati dalla fauna selvatica", a prima firma Piccin. La pdln è stata trasmessa, ai sensi dello Statuto speciale della Regione, al presidente Fedriga.

"Una volta che sarà trasmessa al governo giallorosso per la presentazione alle Camere, non si osi prendere in giro ulteriormente cittadini e agricoltori - tuona Piccin -: quella proposta di legge è stata votata, in Consiglio regionale, anche da buona parte dei consiglieri del Pd. Vedremo, dunque, se il Governo, in particolare la sua componente dem, avrà il coraggio di comportarsi come al cospetto della norma appena stralciata, andando contro i suoi rappresentanti regionali e soprattutto gli agricoltori che, nelle scorse settimane, hanno alzato la voce, chiedendo con urgenza provvedimenti per l'emergenza cinghiali".

"La pdln 9 persegue l'obiettivo di 'tutelare il territorio, la salute pubblica e l'economia mediante il controllo della fauna selvatica' - ricorda Piccin - modificando l'articolo 19, comma 2, della legge 11 febbraio 1992, n. 157 ("Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio").

"La ratio è quella di attribuire alle Regioni la gestione del controllo degli ungulati, anche al di fuori dei periodi e degli orari vigenti, e affidare l'attuazione dei Piani di abbattimento ai cacciatori soci delle riserve di caccia, coordinati dalle guardie venatorie dipendenti dalle pubbliche amministrazioni. Ciò considerando - conclude -, che il continuo incremento della proliferazione di cinghiali e di altri mammiferi selvatici rende estremamente difficoltoso per i pochi agenti forestali e venatori del territorio affrontare e risolvere il problema".



La consigliera regionale di Forza Italia, Mara Piccin