Pd: sanità,riforma non risolve problema sostenibilità e apre a privati
(ACON) Trieste, 3 dic - COM/MPB - "Fedriga e Riccardi avevano
garantito che con questa riforma le risposte sarebbero arrivate:
oggi è invece evidente che il tempo delle scelte per dare
risposte a cittadini e al sistema è stato ancora rinviato e la
sanità resta nel limbo, senza certezza sulla sostenibilità
economica e con l'ombra della svendita al privato".
Lo ha affermato il capogruppo del Pd, Sergio Bolzonello, oggi nel
corso di una conferenza stampa insieme al segretario del Pd FVG,
Cristiano Shaurli e alla consigliera regionale Pd, Mariagrazia
Santoro, relatrice di minoranza del ddl 70 "Riorganizzazione dei
livelli di assistenza, norme in materia di pianificazione e
programmazione sanitaria e sociosanitaria e modifiche alla legge
regionale 6/2006 e alla legge regionale 26/2015".
"Passati i tempi degli attacchi infuocati sulla precedente
riforma, con tutti i conseguenti ripensamenti e passata anche da
tempo la costituzione dell'azienda zero, la sanità resta ancora
nel limbo, non c'è alcuna svolta, anzi si aprono le porte a nuovi
problemi", ha detto Santoro.
"Abbiamo iniziato la legislatura con la scenografica denuncia del
"buco della sanità" e "delle macerie" e siamo passati poi a
ritenere "ordinario" l'aumento delle risorse durante l'anno in
ogni assestamento. Il tema della sostenibilità del sistema
riguarda tutta la Regione e non solo la sanità, da qui consegue
lo spazio di manovra o meno per tutti gli altri settori", ha
aggiunto ancora Bolzonello.
Secondo il consigliere e segretario Shaurli "questa "riforma"
della Sanità non è pericolosa per ciò che dice, quasi niente, ma
per ciò che non dice: spalanca di fatto le porte al privato. Sarà
una sanità per chi se la può permettere, che dimentica gli
anziani e le persone più deboli. La sanità privata, che non
demonizziamo, addirittura per Riccardi concorrerà al sistema
sanitario regionale, diventa non solo comodo rifugio per dare
soluzione a problemi difficili che non si riesce a risolvere,
come le liste d'attesa, ma attore che occuperà pezzi di sanità
pubblica. Se si disinveste nel settore pubblico, se non si crede
nel personale, si smantellerà l'intero sistema".
Infine, conclude Santoro, "le promesse ai territori, fatte in
campagna elettorale, si sono dissolte. Ora temiamo una forte
compressione e ridimensionamento dei distretti e dei centri di
salute mentale. Che fine hanno fatto gli impegni del centrodestra
su Cividale, Gemona, Palmanova, l'Isontino e il Crua, Sacile?".