Cr: ddl 70, riforma sanità, relatrice maggioranza Piccin (2)
(ACON) Trieste, 3 dic - CMC - Nel solco della legge regionale
27/2018 che ha ridisegnato l'assetto istituzionale e
organizzativo del servizio sanitario regionale, il ddl n.70
"Riorganizzazione dei livelli di assistenza, norme in materia di
pianificazione e programmazione sanitaria e sociosanitaria e
modifiche alla legge regionale 6/2006 e alla legge regionale
26/2015", ha l'obiettivo di creare un sistema organico di norme
su cui il sistema sanitario e socio sanitario regionale possano
fondare solide basi.
E' quanto afferma la consigliera regionale Mara Piccin (FI),
relatrice di maggioranza del provvedimento "che - aggiunge - è
frutto di un'accurata riflessione preliminare in ordine al
concetto ampio di salute, intesa come condizione di completo
benessere fisico, psichico e sociale e come diritto inviolabile
dell'individuo, e di un lungo confronto, durato molti mesi, con
gli stakeholder del territorio regionale".
Dopo aver riferito dei dati di contesto complessivi del Friuli
Venezia Giulia - regione per un terzo formata da persone sole
ultrasessantenni e in cui si osserva un progressivo aumento di
malattie croniche - Piccin evidenzia alcune criticità
preesistenti ed emergenti nel sistema: eccessiva pluralità di
attori istituzionali e ridotte dimensioni aziendali che
rallentano il conseguimento di economie di scala; disomogeneità
nell'erogazione dei livelli di assistenza e dell'offerta dei
servizi; presenza di livelli di integrazione e coordinamento
inadeguati tra offerta prestazionale dei distretti, reti di
professionisti e attori del terzo settore; staticità e scarsa
reattività del sistema nella fase di risposta all'evoluzione
della domanda di sostegno e di assistenza della popolazione;
limitatezza di risorse economico finanziarie disponibili.
Con il ddl 70 - prosegue - siamo chiamati a individuare delle
soluzioni operative che permettano di superare le criticità e che
richiedono un ripensamento dell'organizzazione complessiva del
sistema sanitario regionale da attuare anche attraverso
un'equilibrata e coerente integrazione tra i processi delle
strutture ospedaliere e quelli del servizio territoriale, in
un'ottica di ottimizzazione dell'allocazione delle risorse umane
e strumentali, sfruttando anche le economie di scala.
Piccin evidenzia poi gli elementi che rappresentano lo spirito
della norma, primo tra questi la valorizzazione del ruolo del
distretto chiamato a svolgere, a seconda dei casi in forma
singola o aggregata, le delicate funzioni di presa incarico
diretta, integrazione tra strutture per la funzione di erogazione
dell'assistenza, committenza e controllo.
Tra le scelte organizzative adottate, la consigliera evidenzia
poi la presa in carico integrata con la previsione che le attuali
Medicine di gruppo integrate (MGI) evolvano progressivamente in
forme organizzative complesse, la decisione di dare dignità agli
standard di utilizzo e qualità dell'uso delle tecnologie
sanitarie, valorizzandone il ruolo all'interno del sistema
sanitario regionale e l'implementazione della tecnologia
informatica nel percorso di integrazione tra il sistema sanitario
e sociosanitario.
In sintesi - conclude Piccin -, i principi che informano la nuova
disciplina sono: appropriatezza, proporzionalità, partecipazione,
integrazione, efficientamento e implementazione delle risorse.
(www.foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)
(segue)