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Cr: ddl 70, riforma sanità, relatore minoranza Ussai (4)

04.12.2019
11:14
(ACON) Trieste, 3 dic - CMC - Un disegno di legge che, per il principio della delegificazione o per cercare di non scontentare nessuno, rimanda quasi tutto a numerosi atti amministrativi della Giunta, senza prevedere nemmeno il parere della Commissione consiliare competente.

Lo afferma Andrea Ussai (M5S) che nella sua relazione per l'Aula definisce il ddl 70 una "legge delega" i cui i principi sono condivisibili, ma in cui non si capisce come si vogliano raggiungere gli obiettivi prefissati.

Si mette l'accento sull'integrazione socio-sanitaria, sulla presa incarico degli assistiti, sull'attenzione alla domanda di salute e non solo all'offerta dei servizi, con l'obiettivo di spostare le attività e le risorse "dal segmento ospedaliero a quello distrettuale", rimodulando inoltre l'assistenza della medicina primaria.

Anche la riforma Serracchiani - Telesca aveva analoghe finalità - aggiunge -, ma i cambiamenti apportati, che questa maggioranza non ha ritenuto di modificare, hanno riguardato soprattutto i tagli alla rete ospedaliera mentre il potenziamento dei servizi territoriali è rimasto troppo spesso solo sulla carta. Quanto alle criticità rilevate anche nel corso delle audizioni il consigliere pentastellato cita il modello organizzativo proposto inizialmente per i Distretti, che prevedeva una drastica divisione tra la funzione di committenza e produzione, poi rimodulato in Commissione, l'assenza definita "colpevole" del Dipartimento per le dipendenze nel disegno di legge.

Allo stesso modo - prosegue il consigliere -, manca un qualsiasi riferimento sia alla valorizzazione delle professioni sanitarie, fondamentali per fronteggiare le patologie di lunga durata, che alle politiche relative al personale, vera risorsa che manda avanti il sistema, e, tra gli elementi che maggiormente destano preoccupazione c'è l'organizzazione del sistema di emergenza - urgenza: il modello attuale ha dimostrato di non funzionare, ma la scelta da parte della Giunta è stata quella di mantenere lo status quo.

L'impostazione voluta dalla Giunta precedente rimane invariata per Ussai, tanto che questa riforma si può definire una "Serracchiani - Telesca 2.0", nonostante le forti critiche piovute dal centrodestra nei confronti della legge approvata durante la scorsa legislatura.

(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)

(segue)



Il consigliere regionale del M5S, Andrea Ussai