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Cr: ddl 70, riforma sanità, relatore minoranza Honsell (7)

04.12.2019
11:56
(ACON) Trieste, 3 dic - CMC - Una legge generica, nella quale non vi è nulla aldilà di un'enunciazione di principi e di buoni propositi, nulla di concretamente innovativo che non fosse già contenuto nella legislazione vigente.

Furio Honsell (Open Sinistra FVG), tra i relatori di opposizione del ddl 70 definisce così il provvedimento, aggiungendo che si tratta di una legge "sostanzialmente inutile a parte la valenza mediatico propagandistica" e un testo dal "periodare ambizioso, ma in ultima analisi piuttosto sterile".

L'esponente di Open Sinistra FVG evidenzia alcuni articoli del ddl definendoli truismi, contenenti dichiarazioni così ovvie da essere difficilmente degne di nota: l'art. 32 che proclama la collaborazione con le Università, come se ciò non avvenisse già, l'art. 33 che autorizza progetti di collaborazione sanitaria transfrontaliera, attivi da decenni e l'art.36 che rimanda a delibere di Giunta generiche senza intaccare le cause dell'insufficiente e a volte inefficiente informatizzazione del sistema.

La delusione principale di questa legge - prosegue Honsell - è l'assenza di qualsiasi tentativo di sviluppare un sistema salute integrato affinché la nostra Regione diventi punto di riferimento nazionale e internazionale nell'attuare in modo innovativo la salute-in-tutte-le-politiche, la cosiddetta health-in-all-policies enfatizzata dall'OMS.

Genericità e vaghezza caratterizzano questa che per Honsell è una meta-legge che sviluppa perfettamente il principio della delegificazione: sono decine gli atti di Giunta, i regolamenti, gli atti aziendali che prevede vengano varati, con sovente imprecisate periodicità, per risolvere le problematiche concrete e autentiche oggi esistenti, poiché frutto di una concezione della politica, già praticata per gli Enti locali, che abdica al ruolo di guidare i processi.

Evidenziando ulteriori criticità il consigliere dell'opposizione cita l'incapacità di mettere mano all'organizzazione distrettuale, l'introduzione, giudicata confusiva, di forme aggregate di committenza produzione e controllo dei servizi, e le norme sul Dipartimento di salute mentale, "disciplinato da mero atto aziendale, oppure con non meglio precisate delibere di Giunta".

La conclusione è che questa è una legge ipocrita per Honsell, "espressione di una parte politica che in campagna elettorale fece molte promesse, aizzando cittadini contro la Legge 26/2015 fino a farne una bandiera politica. Ma l'esito non solo disattende completamente tali promesse ma essenzialmente riconferma proprio la legge che era stata tanto disprezzata da chi oggi è al governo regionale".

Terminata l'ultima relazione la seduta è stata sospesa. I lavori dell'Aula riprenderanno alle 13.15.

(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)

(segue)



Il consigliere regionale di Open Sinistra FVG, Furio Honsell