Cr: ddl 70, riforma sanità, relatore minoranza Honsell (7)
(ACON) Trieste, 3 dic - CMC - Una legge generica, nella quale
non vi è nulla aldilà di un'enunciazione di principi e di buoni
propositi, nulla di concretamente innovativo che non fosse già
contenuto nella legislazione vigente.
Furio Honsell (Open Sinistra FVG), tra i relatori di opposizione
del ddl 70 definisce così il provvedimento, aggiungendo che si
tratta di una legge "sostanzialmente inutile a parte la valenza
mediatico propagandistica" e un testo dal "periodare ambizioso,
ma in ultima analisi piuttosto sterile".
L'esponente di Open Sinistra FVG evidenzia alcuni articoli del
ddl definendoli truismi, contenenti dichiarazioni così ovvie da
essere difficilmente degne di nota: l'art. 32 che proclama la
collaborazione con le Università, come se ciò non avvenisse già,
l'art. 33 che autorizza progetti di collaborazione sanitaria
transfrontaliera, attivi da decenni e l'art.36 che rimanda a
delibere di Giunta generiche senza intaccare le cause
dell'insufficiente e a volte inefficiente informatizzazione del
sistema.
La delusione principale di questa legge - prosegue Honsell - è
l'assenza di qualsiasi tentativo di sviluppare un sistema salute
integrato affinché la nostra Regione diventi punto di riferimento
nazionale e internazionale nell'attuare in modo innovativo la
salute-in-tutte-le-politiche, la cosiddetta
health-in-all-policies enfatizzata dall'OMS.
Genericità e vaghezza caratterizzano questa che per Honsell è una
meta-legge che sviluppa perfettamente il principio della
delegificazione: sono decine gli atti di Giunta, i regolamenti,
gli atti aziendali che prevede vengano varati, con sovente
imprecisate periodicità, per risolvere le problematiche concrete
e autentiche oggi esistenti, poiché frutto di una concezione
della politica, già praticata per gli Enti locali, che abdica al
ruolo di guidare i processi.
Evidenziando ulteriori criticità il consigliere dell'opposizione
cita l'incapacità di mettere mano all'organizzazione
distrettuale, l'introduzione, giudicata confusiva, di forme
aggregate di committenza produzione e controllo dei servizi, e le
norme sul Dipartimento di salute mentale, "disciplinato da mero
atto aziendale, oppure con non meglio precisate delibere di
Giunta".
La conclusione è che questa è una legge ipocrita per Honsell,
"espressione di una parte politica che in campagna elettorale
fece molte promesse, aizzando cittadini contro la Legge 26/2015
fino a farne una bandiera politica. Ma l'esito non solo
disattende completamente tali promesse ma essenzialmente
riconferma proprio la legge che era stata tanto disprezzata da
chi oggi è al governo regionale".
Terminata l'ultima relazione la seduta è stata sospesa. I lavori
dell'Aula riprenderanno alle 13.15.
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)
(segue)